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di Ornella d’Anna

Napoli – Non solo rami secchi e spazzatura: ora, nel piccolo spazio verde antistante la scuola “Cimarosa” a Posillipo fanno mostra di sé anche un paio di siringhe, resti probabilmente di qualche tossicodipendente che ha eletto quella zona a posto utile per drogarsi. A denunciare il degrado in cui versa l’area è stata la mamma di una bambina che frequenta le lezioni proprio in quel complesso. In un lungo post sui social network ha spiegato ciò che ha visto, aggiungendo che spesso è costretta a prendere la figlia in braccio, quando l’accompagna a scuola, per non farla camminare in mezzo a tanto degrado e sporcizia. “Il marciapiede è largo meno di un metro, e da destra è l’unico accesso pedonale alla scuola. In alternativa, si può solo camminare per strada” – racconta la donna -. “Le aiuole del marciapiede non sono recintate, è solo un gradino molto basso, quindi un bambino potrebbe tranquillamente attraversarle”.

Secondo il racconto della madre, che ha avvisato anche altri genitori che hanno figli nella scuola, il papà di uno dei ragazzi avrebbe già allertato la Asl territoriale. La quale, però, avrebbe risposto che non sarebbe stato possibile intervenire in tempi brevi. Le aiuole si trovano proprio di fronte via Ferdinando Russo, ossia la strada in discesa che porta a Villa Rosebery, una delle residenze in dotazione al Presidente della Repubblica: “Quando viene lui non c’è nulla di più pulito a Napoli, altrimenti siamo all’abbandono totale” – prosegue -. “Già di solito sono sudici e pieni di spazzatura, l’indignazione già era al limite, ora penso si sia superata ogni (in)decenza. Come si può pensare che centinaia di bambini ogni giorno debbano fare salto ad ostacoli tra sacchetti, cartoni e bottiglie?”.