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A microfono aperto, a beneficio dei passanti, in “quest’isola pedonale che di pedonale ha molto poco”. In strada sono scesi gli attivisti della rete sociale No Box – Diritto alla Città. Ai cittadini hanno offerto uno speaker’s corner, tra via Scarlatti e via Luca Giordano, le due aree pedonali al Vomero. Un modo di protestare contro consumo di suolo e invasione dei dehors. “Abbiamo aperto una vertenza Vomero con il Comune di Napoli” spiega Franco Di Mauro.

Nel mirino c’è il caos mobilità. Le zone pedonali sono divenute percorsi a ostacoli. “Gazebo smisurati – accusa Di Mauro – hanno preso spazi enormi, con tavolini e sedie anche al di fuori dei loro spazi”. A farne le spese, anzitutto, sono anziani, disabili e genitori coi passeggini. E non solo nell’area collinare. “Al Comune – dicono i No Box – chiediamo la verifica delle occupazioni di suolo pubblico e degli importi pagati”. Eloquenti sono i dati ufficiali sulla Cosap, la relativa tassa. L’amministrazione cittadina ha riscosso nel 2023 solo 2.348.000, euro anziché 6.900.000 euro. E nel 2024 appena 2.010.000 euro anziché 7.000.000 euro. “Questo – sottolinea la rete No Box – a fronte della sottrazione dello spazio pubblico alla cittadinanza”. Ecco perché si invoca di “tornare alla normativa pre-Covid e revocare la concessione ai morosi”.

E la protesta si riconduce ad un piano più generale, declinato in tutta Napoli. “Da anni – sostengono gli attivisti – l’economia di mercato si sta estendendo ai beni comuni ed in particolare agli spazi pubblici ed ai servizi pubblici funzionali alla loro gestione”. La conseguenza “è la loro graduale privatizzazione e mercificazione”. Tra gli esempi citati, la speculazione immobiliare di di B&B e Case-Vacanza, innescata dall’overtourism. O la colmata di Bagnoli, possibile hub della America’s cup. Senza trascurare i progetti di garage privati: tra Vomero e Arenella se ne conta una decina. E non mancano lamentele per la gestione del verde cittadino. In dicussione c’è il modello di città, su cui si invoca un dibattito pubblico. “Stiamo incalzando il Comune, attendiamo risposte” aggiunge Di Mauro.