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Napoli – Quasi una resa dei conti. Il ministro del Sud Barbara Lezzi arriva a Bagnoli per discutere con i comitati flegrei della riqualificazione dell’ex area Italsider e in Municipalità 10 è subito alta tensione. L’esponente dell’Esecutivo M5S-Lega, infatti, prima dell’inizio dei lavori è stata oggetto di una dura contestazione verbale. Per fortuna non si sono registrati disordini degni di nota e dopo qualche minuto di caos il vertice ha avuto inizio regolarmente. “So che a Bagnoli, dopo 25 anni, c’è sfiducia. Ma ci troviamo in una situazione in cui si può fare molto e siamo anche a buon punto“, queste le prime parole del ministro Lezzi. 

“Superato il sequestro – ha poi aggiunto – ritengo si possa andare avanti speditamente. Con i comitati c’è stato un incontro molto costruttivo e soprattutto andremo avanti con questo confronto. Questa diffidenza che è stata evidentemente creata dai governi precedenti e da tutto quello che è accaduto in questi 25 anni qui a Bagnoli è più che motivata. Però c’è da dire che ci siamo dati un’apertura di credito reciproca e speriamo di fare bene. «La prossima cabina di regia? Credo molto presto, entro quest’anno ne terremo una e vorrei prima incontrare di nuovo tutti gli attori per poi andare avanti e confermare questo dialogo. Per fine gennaio potremo portare risposte ai Comitati anche sulle risorse, che saranno definite nella legge di bilancio. Entro dicembre conosceremo le risorse per i prossimi 2-3 anni. Al momento non posso però fornire cifre“. Quanto ai dettagli dell’intervento e all’agenda programmatica, il ministro del Mezzogiorno assicura: “Porteremo all’attenzione dei colleghi in Parlamento e del Governo tutte le questioni sull’articolo 33 dello Sblocca Italia e del piano evacuazione di Bagnoli. Il commissariamento? Per la bonifica può essere uno strumento utile, ma va sganciato il percorso dal piano di rigenerazione“. L’impressione a caldo è che i comitati dell’area flegrea, da sempre ostili all’idea del commissariamento, abbiano per il momento deciso di mettere da parte l’ascia di guerra.