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Napoli – Antonio Bassolino, ma tu ti candidi a sindaco p’apparì o p’apparà? “P’apparà! Napoli sta abbastanza scassata“.

Alla domanda del comico napoletano Peppe Iodice, il candidato Bassolino non si è certo fatto trovare impreparato stasera, nel corso dello show “Peppy Night Fest” in onda su Canale 21.

Anzi, se il rischio era quello di cadere nella trappola in cui finì nel 2013 Mario Monti quando fu ospite di Daria Bignardi alle “Invasioni barbariche“, con un barboncino in mano battezzato Empy, l’empatia non è mancata all’ex governatore. Anche quando Peppe Iodice gli ha sistemato in testa un sombrero e lo ha trasformato in un componente dei Gipsy Fint.

E quindi. Bassolino è in campo per apparare. Ma, se vince, ha giurato che non si metterà la bandana: “Non mi piace, non farò nè come De Magistris nè come Berlusconi“.

Bassolino è stato invitato a ricordare la sera in cui decise di chiudere al traffico piazza Plebiscito: “Dopo aver riaccompagnato all’aeroporto ad uno ad uno i capi di Stato che vennero per il G7 a Napoli, andai a prendere un caffè al Gambrinus. E vidi che già c’era chi aveva tolto le transenne per parcheggiare di nuovo in piazza. Il giorno dopo firmai l’ordinanza che ha restituito il Plebiscito per sempre ai napoletani“.

Ora c’è il “lungomare liberato”, gli si è ricordato. “Una buona cosa. Ma quel lungomare bisogna metterlo a posto“.

Iodice gli ha chiesto poi di De Luca: Antò, lo conosci? “Eh! Da ragazzi ci conosciamo. Se divento sindaco, massima collaborazione istituzionale. Come, del resto, la ebbi con Berlusconi quando io ero sindaco e lui premier. Ma lo sai che per parecchi Natali è squillato il mio telefono e dall’altra parte era Palazzo Chigi che mi passava il Presidente? Mi faceva gli auguri con Veronica, i figli e anche mamma Rosa“.

Ma perché non perdi mai l’accento afragolese? “Perché le radici sono importanti“.

Ti ricordi un litro di latte quanto costa? “Come no? Mi aiutò a vincere con Alessandra Mussolini. Quelle del 1993 furono le prime elezioni comunali mediatiche, con l’elezione diretta del sindaco. Mi alzavo all’alba per portare i volantini davanti alle fabbriche, andavo in tv, giravo i quartieri, incontravo ogni giorno in 3-4 case intere famiglie, interi condomini. Spero anche questa volta, nel pieno rispetto delle regole anti-covid, di fare una bella campagna elettorale, privilegiando il rapporto umano. Fare politica è anche guardarsi negli occhi“.

Si è proiettata una foto con i giovani Antonio Bassolino e Vincenzo De Luca subito dopo il terremoto del 1980 con Berlinguer: “Enrico è stata una delle più belle persone che abbia mai conosciuto. E’ stato il mio maestro da giovane. Al suo funerale, a Botteghe Oscure, che emozione vedere Giorgio Almirante rendergli omaggio davanti alla Iotti e a Pajetta che aveva fatto 17 anni di carcere sotto il fascismo“.

Nel finale, è comparsa un’altra foto: una di Pino Daniele: “Spesso ci sentivamo e qualche volta sono andato pure a trovarlo a Sabaudia“.

Il ricordo più bello: “Non venne a un Festivalbar a Napoli e si sentiva in colpa. Mi chiese di organizzare un concerto al chiuso. Pensai di farlo nel carcere di Poggioreale. Un’emozione incredibile. Dopo, Pino mi ringraziò dicendo che se non avesse scoperto la musica, probabilmente sarebbe stato anche lui in quelle condizioni“.

Ma Bassolino sapeva di essere stato inserito nel testo di ‘Canto d’o mar?’ “No, l’ho saputo dopo“.

E’ finita con Peppe Iodice che, un po’ come Benigni con Berlinguer, cerca di sollevare e abbracciare Bassolino. Ma p’apparì, in questo caso.