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“I Volontari della Croce Rossa hanno sfidato la paura, ma chi ha pensato alla vostra paura, alle vostre fatiche, a quel senso di solitudine che vi siete portati dentro quando vi avvicinavate alle persone in difficoltà? Eppure avete fatto i conti con la vostra paura, con la vostra solitudine e la vostra fatica e siete stati capaci di andare oltre perché dentro di voi c’era la forza della vostra bellezza e della vostra umanità. E quel vostro mettervi in gioco, quel vostro “sporcarvi le mani”, quel cuore che va incontro a tutti non è altro che il segno di una umanità che ha solo bisogno di umanità”. Lo ha detto Don Mimmo Battaglia, Arcivescovo Metropolita di Napoli, intervenuto questa mattina alla sede del Comitato Napoli della Croce Rossa, presieduto da Paolo Monorchio, per ringraziare tutti i volontari nella Giornata Mondiale della Croce Rossa e della Luna Rossa. Presente anche l’Imam Abdallah Massimo Cozzolino. “Ed è per questo che dal profondo del cuore sento il bisogno di dirvi grazie. Grazie per il vostro impegno, per la vostra fatica, per il vostro sacrificio, perché non avete fatto sentire nessuno da solo, nessuno è rimasto indietro – ha detto mons Battaglia – E aggiungo che c’è bisogno di ritrovare la forza e la bellezza della nostra umanità imparando, già qui ed ora a camminare insieme ancora di più. Mi permetto di dire, imparando ad “osare” insieme nel nome dell’umanità, a crescere, a sacrificarsi insieme perché un futuro migliore è possibile ma ognuno deve fare la sua parte e dobbiamo essere capaci di passare dall'”io” al ‘noi'”. “Il nostro comitato conta circa 2000 volontari che assistono più di 20.000 persone. Anche in questa pandemia non ci siamo mai fermati, abbiamo consegnato 20.000 pacchi alimentari e 400 buoni spesa a persone e famiglie bisognose, abbiamo distribuito più di 1600 pasti ai senza fissa dimora, abbiamo consegnato farmaci e spesa alle persone fragili, che non potevano muoversi di casa. Il nostro personale ha effettuato 7.500 visite mediche nei nostri punti di prima assistenza cercando di non far mancare mai una parola di conforto a chi si rivolgeva a noi. Siamo doppiamente felici di questa celebrazione – ha sottolineato Monorchio – perché per la prima volta in una sede di Croce Rossa si incontrano i rappresentanti della religione cattolica e di quella musulmana, accumunati dall’aiuto ai più fragili e vulnerabili”