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“Non si può trasformare il sud Italia nel nord Africa”. Puntuale e senza mezzi termini, arriva l’attacco dei forzisti campani al ministro Minniti che, dopo l’alta tensione di piazza Indipendenza a Roma, in queste ore si sta preoccupando di regolamentare gli sgomberi degli edifici occupati. Tra le ipotesi al vaglio del Viminale ce n’è una che ha fatto molto discutere: destinare i beni confiscati alle mafie per ospitare i richiedenti asilo.

Le Polemiche – E’ così che scattano le polemiche e gli attacchi al ministro degli Interni. “Il Ministro Minniti – afferma Vincenza Labriola, deputato di Forza Italia – rischia di trasformare il Sud Italia nel Nord Africa. La volontà del titolare degli Interni di trovare soluzioni abitative per i Migranti è di certo lodevole ma non bisogna farsi prendere dall’ansia. L’ipotesi paventata di voler destinare i beni confiscati alle mafie ai migranti rischia infatti di pesare come un macigno sul Mezzogiorno, zona dell’Italia già ampiamente vessata da tantissimi problemi. Ogni anno infatti il Sud perde centinaia di giovani con un livello di istruzione elevato, si perdono risorse formate, mentre si conservano risorse da assistere. Se a questa situazione già caratterizzata da una bassa scolarizzazione si va ad aggiungere anche il peso dei Migranti, si rischia di portare il Meridione al collasso”.

E Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia alla Camera, incalza: “La proposta di assegnare i beni confiscati alle mafie per gli alloggi dei migranti è sbagliata e rischia di scaricare sul Mezzogiorno il grosso del problema dei rifugiati: il 70% degli immobili confiscati alle mafie si trovano tra Sicilia, Campania e Calabria. Queste tre Regioni già sopportano una pressione di richiedenti asilo che le ha portate quasi al collasso, non possono reggere questi numeri. Perché i cittadini del Sud dovrebbero sopportare una presenza percentuale più alta, considerato che già scontano la vicinanza territoriale coi luoghi degli sbarchi?”.

I numeri – In Italia sono 17.000 i beni confiscati alle mafie. Di questi 13.000 si trovano nel Mezzogiorno. Il 70% delle strutture che andrebbero riconvertite in favore dell’ospitalità ai richiedenti asilo si trova quindi al sud e precisamente 2500 in Calabria, 2582 in Campania e addirittura 6916 nella sola Sicilia.

Poi, però, arriva anche la questione dei finanziamenti per rendere vivibili le strutture che nella stragrande maggioranza dei casi sono ferme con le quattro frecce. E se è vero che nelle regioni del sud c’è una maggior concentrazione di edifici sottratti alla criminalità organizzata è da sottolineare che i più si trovano in condizioni pietose, mancano di interventi di manutenzione o, peggio ancor, sono spesso affidati a enti e associazioni private “fantasma”. Il caso della Campania è il più emblematico: nelle province di Napoli e Caserta i beni sottratti ai clan mancano da anni di interventi e manutenzione oppure ci sono strutture confiscate a camorristi che restano inutilizzabili per ipoteche che nessuno liquida.