- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Lacrime e sangue per rimpinguare le casse del Comune di Napoli. «Quello approvato è sì un bilancio severo ma lo è perché le regole imposte dal Parlamento sono severe. È comunque anche un bilancio che salva la qualità e la quantità dei servizi che giò erogavamo nel 2017 in un altro contesto». L’assessore al Bilancio Enrico Panini commenta così, con una dichiarazione che suona quasi come una resa, il bilancio di previsione arrivato dopo oltre 20 ore di discussione in Consiglio.

Tracciato il percorso, c’è però adesso da rimboccarsi le maniche: «Ora lo dobbiamo attuare – avverte Paninima soprattutto deve cominciare un’interlocuzione con le forze parlamentari e con il futuro Governo perché riteniamo che il tema degli enti locali tutti, e di quelli in predissesto, debba ritornare al centro dell’agenda politica in quanto non si può vivere solo di tagli e di costi ulteriori per la popolazione». Rispetto al tema del debito che pesa sulle casse di alcuni Comuni italiani, in primis su quello di Napoli, l’esponente della giunta de Magistris è infine tornato a mettere l’accenta sulla recente battaglia portata avanti da Palazzo San Giacomo con tanto di manifestazione di piazza: «Per una serie di commissariamenti degli anni passati gli enti si trovano oggi a dover far pagare somme consistenti che non competono però alle attuali Amministrazioni. Si tratta di un tema serio, tecnico e politico. I territori hanno bisogno di respirare e il nostro impegno per Napoli è proprio questo, riuscire a darle un respiro nuovo».