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Napoli – Blitz del numero uno del Viminale nel cuore della Ferrovia, proprio lì nell’epicentro dell’emergenza immigrazione. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini arriva Napoli e fa subito visita al quartiere Vasto. Durante la sua passeggiata il leader leghista si è fermato per qualche minuto a parlare con dei residenti. Sul posto presenti anche diversi extracomunitari che hanno espresso parole di sostegno e approvazione nei confronti di Salvini, con il quale hanno poi scattato anche dei selfie.
 
Il vicepresidente del Consiglio, in particolare, si è soffermato sulla problematica via Firenze. Dopo di che si è diretto alla chiesa del Buon Consiglio per incontrare il parroco don Vincenzo Bolzano. Il quartiere, per la cronaca, stamattina si presenta in condizioni a dir poco impeccabili, con strade pulite e sgomberate dalla presenza di venditori abusivi. Imponente anche lo spiegamento di forze dell’ordine, con volanti e gazzelle intente a presidiare tutti gli snodi principali del quartiere. Qualcuno, con una certa vena polemica, l’ha già ribattezzato “il giorno da leoni del Vasto”.
 
Molti residenti, affacciandosi dai balconi di casa, hanno infine invocato un intervento del ministro: «Matteo, aiutaci tu», è stato l’appello lanciato in coro. In mattinata il ministro raggiungerà la Prefettura di piazza del Plebiscito per prendere parte al Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza: «Possiamo dare delle risposte», ha assicurato il leader leghista. 
Intanto nella notte sono stati affissi in varie parti del centro della città manifesti contro l’arrivo del ministro dell’Interno oggi a Napoli. Sui cartelli, uno dei quali affisso in via Verdi, a pochi passi dal Comune e dalla sede del consiglio comunale, uno dei cori che Salvini aveva intonato in occasione della festa della Lega a Pontida nel 2009: “Senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani. O colerosi, terremotati, voi col sapone non vi siete mai lavati”. E, poco più in basso, come un post-it, sullo sfondo del golfo, l’avvertimento: “Napoli non dimentica”.
 
Intanto diverse centinaia di esponente dei centri sociali si sono già radunati a largo Berlinguer per prendere parte al sit-in di protesta “Mai con Salvini”. Alto il rischio di tensioni con le forze dell’ordine.