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Napoli – Al via la seconda edizione di Ondance, la grande festa della danza ideata e voluta da Roberto Bolle, étoile del Teatro alla Scala di Milano. La città di Napoli ospiterà la prima tappa di questa grande manifestazione, nel weekend del 18 e 19 maggio.

Saranno due giorni in una città che ha un grande calore e una grande passione per la danza”, spiega Roberto Bolle.

Teatro dell’evento sarà l’Arena Flegrea sul cui palcoscenico il danzatore si esibirà con Andrea Bocelli e Stefano Bollani. Per il doppio calendario sono previsti tanti eventi e  workshop fino al gran finale in Piazza Duomo.

“Con la danza l’uomo si avvicina a Dio”, ha dichiarato l’ètoile a Sky Tg24. “La danza è molto spirituale, è il mezzo che l’uomo ha per avvicinarsi a Dio. Quando si danza o si suona o si canta in una maniera così alta ci si avvicina all’assoluto. Si eleva il proprio animo per portarla più in alto. In questo moto di bellezza ci si avvicina a Dio e all’assoluto. L’arte è il tramite per avvicinarsi alla divinità”.

La Danza infatti è da sempre ritenuta una forma di Arte alta, in grado di elevare gli spiriti, eppure il ballerino, arrivato ormai all’Olimpo dei grandi danzatori, ritiene fondamentale creare un ponte diretto con le persone, rendere la Danza fruibile, sdoganandola dagli spazi eletti e circoscritti dei templi consacrati ad essa.

Infatti il danzatore dichiara:

 “Il mio amore per la danza mi ha portato a decidere di fare arrivare la danza a tutti. A non rimanere in teatro in attesa che le persone arrivino a vederti ma a portare il balletto alla gente. Così si può raggiunge un numero incredibile di spettatori. Quest’anno ci sarà un’offerta ancora più ampia rispetto allo scorso anno per arrivare in ogni luogo della città. Poi il 2 giugno la grande festa finale in piazza Duomo. Spero che quel giorno arriveranno migliaia di persone” .

Così l’evento è rivolto al grande pubblico, amanti di quest’arte e non solo. Oltre alle rappresentazioni artistiche, ci sarà spazio per lezioni di danza di tutte le discipline e per ogni età, a partire dai bambini di 3 anni. Ci saranno poi workshop gratuiti per giovani danzatori selezionati e incontri dedicati agli studenti universitari per approfondire, con docenti e con Roberto Bolle, l’importanza della danza nella formazione dell’individuo. “La maggior parte degli eventi sono gratuiti. L’intento è quello coinvolgere il maggior numero di persone e fare un regalo alla città” ha spiegato Roberto Bolle. E ha aggiunto: “Mettere un seme di danza, di bellezza e di armonia in ogni persona e metterlo anche nei bambini è la cosa migliore perché questo seme possa cresce e sbocciare nella vita delle persone”.

Ad aprire la settimana milanese un’anteprima esclusiva in Italia del film dedicato a Rudolph Nureyev “The White Crow”, diretto e interpretato da Ralph Fiennes che sarà nelle sale italiane dal 25 luglio. Il danzatore, in questo modo vuole fare il proprio omaggio personale al grande danzatore russo. “Nureyev per me è sempre stato un punto di riferimento imprescindibile. Per la sua storia, per tutto quello che ha fatto e per come ha saputo modificare il ruolo del ballerino maschio nella danza. Per come lo ha trasformato con questo suo carisma incredibile. Per questo mi piace aprire questa settimana con un film dedicato a lui portato in anteprima nazionale. Un omaggio a lui, alla danza maschile in generale”.

Il cinema, sottolinea Roberto Bolle, è una delle arti con cui contaminare la danza per creare degli eventi che possano coinvolgere tutti. “Portare la danza a tutti vuol dire fare contaminazioni con le altre arti. La danza da solo spesso fa fatica ad arrivare a un grande pubblico. Il connubio con il canto, la musica e le altre arti riesce a veicolare la danza nel modo migliore”.

Roberto poi spiega ciò che si aspetta da questa importante manifestazione: “Spero che l’entusiasmo invada questa città e spero che questa festa possa far palpitare questa città ancora di più dello scorso anno”. E aggiunge: “Vorrei che questa settimana entrasse nel cuore dei milanesi e dei napoletani. Nel Dna di Milano come ce ne sono altre, si pensi ad esempio a quella del design. La danza è un’arte particolare che si sposa molto bene con i diversi luoghi della città. Questi luoghi prendono vita, si animano, vivono di un’energia diversa con la musica, con la danza, con il canto”.

Non resta che farsi travolgere dallo straordinario carisma della grande ètoile e vivere pienamente i luoghi della nostra città, che ancora una volta diventano il degno scenario della vera bellezza!

 

Emanuela Zincone