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Questa mattina – riferisce il Comune di Napoli – si è tenuta la prima delle esercitazioni mirate a testare le procedure operative da adottare in caso di inasprimento dei fenomeni legati al bradisismo.
L’esercitazione ha preso il via con un primo allarme per uno sciame sismico a partire dalle 8.30, di magnitudo 2.7, al quale ha fatto seguito un alert per una scossa più forte alle ore 10.13, quando è arrivata dall’Ingv la segnalazione di una scossa di 4.3 gradi rilevata in via Pisciarelli, zona Solfatara.
Il C.O.C (Centro Operativo Comunale), costituito presso la sede della Protezione Civile Comunale, ha intensificato il contatto con la Sala Operativa Regionale, col Dipartimento della Protezione Civile a Roma e con la Municipalità di Bagnoli ed è scattata l’esercitazione dell’evacuazione in uno dei plessi della Scuola Madonna Assunta di Bagnoli. Il personale scolastico e gli studenti sono stati accompagnati nel punto di raccolta previsto dal piano di emergenza dell’Istituto e, completate le simulazioni delle verifiche tecniche e le valutazioni dell’eventuale danno all’edificio, sono rientrati a scuola ed hanno ripreso le normali attività.
L’esercitazione di questa mattina si è svolta in maniera ordinata e corretta – hanno comunicato dall’Assessorato alla Protezione civile – non sono state segnalate criticità o assembramenti nell’area della Scuola Madonna Assunta di Bagnoli che ha evacuato la platea scolastica e radunato gli studenti nel punto di raccolta previsto in circa 5 minuti.
All’esercitazione di lunedì farà seguito un ulteriore test, sempre nell’ambito delle procedure previste dalla Pianificazione bradisismica, che si terrà il 30 e 31 maggio prossimi per verificare le azioni operative relative al terzo scenario, quello nel quale si simulerà che le deformazioni del suolo subiscano un incremento nel sollevamento. Ad ottobre, infine, in programma una terza e più ampia esercitazione per testare la risposta operativa in caso di rischio vulcanico nell’ambito del Piano Nazionale Campi Flegrei”.

“Alle 8.30 l’osservatorio vesuviano ci ha comunicato uno sciame sismico, sono cominciate le verifiche con i Comuni per capire cosa è accaduto sul territorio, poi alle 10.30 ci hanno comunicato che c’è stato un ulteriore sciame per cui i danni segnalati erano aumentati quindi si è insediato ufficialmente il centro coordinamento soccorsi”. Così Italo Giulivo, direttore della Protezione Civile in Campania ha ricostruito la simulazione che si è svolta questa mattina nei Campi Flegrei.
Dopo la segnalazione simulata di forte scossa da 4.3 nello sciame “in protezione civile – spiega Giulivo – siamo entrati in funzioni rinforzate e abbiamo dialogato con la protezione civile nazionale che si è strutturata in unità di crisi. E’ stata fatta la richiesta dello stato di mobilitazione per chiedere aiuto al sistema delle Regioni al servizio nazionale di protezione civile per far confluire se servono eventuali ulteriori colonne mobili regionali sul territorio della Campania, compreso il volontariato per dare una mano all’assistenza della popolazione rispetto alle tante criticità che vengono segnalate. L’intensità nello scenario di esercitazione di oggi ci ha portato a testare i posti di comando e i contatti rapidi tra i funzionari nella Protezione Civile con i dipartimenti nei diversi Comuni, per evitare tempi morti nel mettere in atto procedure che sono sempre importanti in queste fasi. La simulazione ha prodotto danneggiamenti localizzati nello scenario 2, significa che c’è stato uno sciame di maggiore intensità su cui l’impiego delle squadre che devono operare aumenta e c’è un maggior coinvolgimento innanzitutto dai vigili del fuoco e dei tecnici della Regione oltre di quelli dei Comuni. Stiamo testando le telecomunicazioni di emergenza con la rete Radio Digitale della Regione Campania che consente anche in caso di collasso delle comunicazioni di avere un contatto radio digitale tra i punti dove si è verificato il sisma. Ora è partita anche la verifica sui danni simulati segnalati dalla voragine nel Comune di Bacoli ad alcuni cedimenti di cornicioni a Pozzuoli e anche danni nel Comune di Napoli, quadri che sono più o meno veritieri”.

Le esercitazioni vengono fatte per verificare cosa funziona e cosa non va, a partire ad esempio di alcune difficoltà iniziali nel realizzare il videocollegamento tra alcune strutture periferiche, poi superate in breve tempo.
E’ chiaro che bisogna strutturarsi nella simulazione al meglio affinché questi ritardi non ci siano se accade davvero”. Lo ha detto il direttore della Protezione Civile in Campania, Italo Giulivo, che ha ricostruito la simulazione che si è svolta questa mattina nei Campi Flegrei.
Il contatto dalla base operativa della Regione Campania con le altre basi della protezione a Pozzuoli e Bacoli è stato infatti sui video ma anche con il sistema radiofonico della protezione civile che ultimamente è stato rafforzato con fondi Ue e che sta per essere ancora potenziata. Tra i test fatti oggi nella sala c’è stato quello relativo anche una mancata comunicazione con il Comune di Pozzuoli che sentiva le parole dalla protezione civile della Regione ma non sentiva la risposta. Test quindi importanti per migliorare il sistema di emergenza.

Ci sono diverse segnalazioni – spiega Giulivo – sull’attivazione delle attenzioni che dobbiamo dare anche rispetto al profilo dei disabili, sulle segnalazioni che avvengono con il coinvolgimento della sanità regionale, con la sala operativa della Regione Campania che rapidamente si mette in contatto con la Asl competente per le attività del caso. Su questo tema la Regione ha recentemente approvato un piano sanitario che ha definito tutte le procedure che riguardano gli scenari del bradissismo ma anche quelli della possibile evacuazione su scenari connessi al possibile rilascio di gas vulcanico dalla Solfatara, uno scenario possibile che sarà testato nella prossima simulazione del 30 e 31 maggio”. Giulivo ha sottolineato che lo sciame simulato è partito dalla zona di Rione Terra di Pozzuoli e di Solfatara “per affrontare l’emergenza – ha spiegato – qui in sala operativa ci sono una sessantina di persone e altre sono nella nostra sede di San Marco Evangelista perché nella simulazione viene anche testata la richiesta di mezzi della colonna mobile regionale per andare immediatamente sui territori colpiti. Sulle attività di questo test di oggi tireremo le somme alla chiusura della giornata, abbiamo un registro che in cui tutte queste critiche vengono segnalate e quando finisce l’esercitazione faremo un confronto per capire quali sono criticità emerse da migliorare in vista del prossimo step esercitativo del 30 e 31 maggio”.