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Napoli – Le elezioni per rinnovare il consiglio comunale e dare a Napoli un nuovo sindaco si svolgeranno solo a ottobre. Ma dalle parti del centrosinistra (allargato al M5S) è già scattato il primo conto alla rovescia.

Questo che è iniziato oggi, infatti, sarà un weekend febbrile per il segretario del Pd Marco Sarracino. Il quale, dietro pressione della compagine deluchiana del suo partito (capitanata dal fedelissimo del Governatore Fulvio Bonavitacola), si è preso l’impegno di mettere nero su bianco il preambolo dell’accordo che dovrà cementificare la coalizione dei 18, entro lunedì.

Quarantotto ore, poco più. Per 18 liste da mettere una accanto all’altra ai nastri di partenza della prossima campagna elettorale. Tante quante, vale a dire, si sono contate ieri sera, nel secondo summit del centrosinistra allargato al Movimento 5 Stelle che si è tenuto su Zoom.

Ora: di che pasta deve essere fatto il cemento per tenerle tutti assieme? Il “preambolo” (così come lo chiamano) deve chiarire i legami che il prossimo sindaco di Napoli dovrà tenere con Regione e Governo nazionale. Mai più un isolamento come quello a cui ha destinato Napoli il decennio targato De Magistris, insomma.

Il che, inevitabilmente, vuol dire, però, anche buoni rapporti con il governo regionale di De Luca.

Per questo sono stati proprio i deluchiani a volere questo primo atto scritto. Anche per mettere alla prova la tenuta di quello che è per loro l’alleato più scomodo della coalizione: il Movimento 5 Stelle. Il quale, in Regione, fa opposizione allo “Sceriffo”.

“O di qua o di là: i grillini non possono stare con un piede dentro e uno fuori dal centrosinistra”, ragionano i deluchiani.

Questo, prima ancora di aprire l’argomento candidato sindaco. Tanto più che, in questo capitolo, resta segnato in rosso il nome di un big del Movimento: Roberto Fico.

Ora: costringere il loro segretario a stringere i tempi è, con tutta evidenza, anche un modo per scaricare sui pentastellati il cerino di una scelta che vorrebbero, da quelle parti, prendere tutti con più calma. Tant’è che il portavoce alla mega riunione di ieri del Movimento, il deputato Alessandro Amitrano, già ha sbottato: “E’ assurdo mettere veti”.

Ma tant’è. Ieri, il summit dei 18 ha visto staccare i collegamenti con quest’impegno: entro lunedì, Sarracino si rifarà vivo con il cosiddetto “preambolo”.

E oggi, viene sostenuto da queste dichiarazioni di Vincenzo Varriale, segretario regionale dei Moderati Campania: “Non deve spaventare la pluralità di liste in campo. Condividiamo l’iniziativa di Bonavitacola volta a firmare un documento che sancisca il perimetro e i punti prigrammatici per poi passare subito dopo all’individuazione del candidato sindaco”.

Molto più facile a dirsi, però, che a farsi. Specie con un conto alla rovescia già iniziato.