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NAPOLI –  Come si ha diritto all’assegno di cura, all’assegno – vale a dire – che spetta a chi non è più autosufficiente, ha riconosciute patologie invalidati al 100% e ha diritto all’accompagnamento? 
 
La legge, in realtà, è assai chiara a proposito. Resta il fatto, però, che essendo insufficiente il fondo economico che la finanzia, solo adesso, tramite i servizi di assistenza sociale del Comune, vengono elargiti gli assegni per l’anno 2020 e, in parte, per il 2021. 
 
C’è, quindi, una graduatoria che di volta in volta si scorre per i pagamenti? “Sembrerebbe proprio di no”, è l’anomalia che segnala Massimo Scherillo, da 25 anni consigliere di municipalità a Fuorigrotta-Bagnoli, attualmente capogruppo di Forza Italia presso la stessa istituzione.
 
“Mi hanno fatto presente proprio questo: il Comune non ha alcuna graduatoria di riferimento per chi ha diritto all’assegno di cura. Di conseguenza, mi chiedo con quale criterio vengano elargiti i fondi. Perchè una persona deve avere la precedenza su un’altra? Seguendo quale regola? Eppure – sottolinea sempre Scherillo – si tratta di persone tutte allo stesso modo particolarmente fragili. E per questo motivo sarebbe bene che si agisse sempre con la massima trasparenza”.