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Napoli – Si terranno non “prima del fine settimana” i funerali di Rosario Padolino, il commerciante di 66 anni morto sabato mattina in via Duomo a Napoli dopo essere stato colpito da un cornicione staccatosi dai piani alti di un palazzo. A parlare è la figlia Rossella, che smentisce le indiscrezioni sulle esequie del genitore in programma martedì 11 giugno e chiede rispetto e, soprattutto, silenzio.

È stato comunicato per vie mediatiche che domani si terranno le esequie di mio padre. Non è vero. Ciò non accadrà prima del fine settimana” scrive la giovane su Facebook aggiungendo una richiesta: “Vi prego di rispettare il nostro silenzio ed il nostro dolore. In silenzio. Grazie”.

Intanto sulla drammatica vicenda è intervenuto il comune di Napoli che in una nota dell’assessore Ciro Borriello, con delega alla Sicurezza abitativa, sottolinea che “dopo i tragici fatti che si sono verificati a via Duomo 228, nel ribadire ancora una volta la piena e totale vicinanza alla famiglia del signor Rosario Padolino, ritiene anche opportuno precisare i contenuti essenziali dell’attività del Servizio Sicurezza Abitativa dell’Ente, sottolineando che il Comune di Napoli non ha alcuna responsabilità in merito al tragico evento“.

Intanto è stato temporaneamente bloccato il cantiere dei lavori Unesco:Per quanto riguarda lo specifico accaduto a via Duomo, 228 il Comune di Napoli si è visto subito costretto a sospendere in via temporanea i lavori previsti nel programma Centro Storico Sito Unesco interessanti l’intera zona (dalla intersezione di via San Biagio dei Librai alla intersezione con via dei Tribunali)”.

E’ già allo studio dell’amministrazione comunale – prosegue la nota – un Regolamento con norme ancora più stringenti riguardanti le prescrizioni ai condomini privati, principalmente per quelli interessati da lavori di ristrutturazione, ciò al fine della tutela della pubblica incolumità – dice Borriellonelle prossime ore verranno convocati gli ordini professionali e tutte le articolazioni comunali interessate, a partire dall’Avvocatura Municipale, per definire un nuovo quadro operativo tendente a stabilire un cronoprogramma da far recepire ai condomini privati“. Nel primo semestre del 2019, si legge nel report delle attività del Servizio sicurezza abitativa, “a seguito di 562 accertamenti tecnici, di cui solo 340 hanno riguardato dissesti delle facciate, sono state emesse 497 ordinanze sindacali relative a 212 fabbricati, di cui 18 sono stati interessati anche da provvedimenti di sgombero“. Il 30% di queste ordinanze ha interessato gli ambienti interni dei fabbricati, come solai d’interpiano, rotture di impianti, impermeabilizzazioni; il 45% ha riguardato l’involucro dei fabbricati (facciate e coperture), come distacco d’intonaci, distacco di elementi decorativi, parti di balconi, infissi esterni; il 25% ha toccato le maglie strutturali dei fabbricati, come crolli provocati da lavori non eseguiti a regola d’arte, degenerazioni strutturali a sistemi fognari e/o idrici.