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Napoli – “Non è in grado di capire l’importanza del sacramento”. Con questa frase il  parroco di Poggioreale Don Antonio Raso ha negato la prima comunione al piccolo Massimo, bimbo autistico residente nel quartiere di Napoli. “Vogliamo che intervengano le massime autorità della Chiesa, dalla Curia al Vaticano, e che si prendano provvedimenti”. Sono le parole della madre di Massimo, in un’intervista all’Ansa, che è determinata a difendere il figlio autistico, che a causa della sua disabilità gli è stata negata la prima comunione. La famiglia del bimbo si è rivolta a un avvocato per far valere le proprie ragioni.

“Davanti ad altri genitori – continua la madre del bambino – ha affermato che mio figlio non poteva fare la comunione nella sua parrocchia, perchè non attrezzati ad accogliere un bambino autistico come mio figlio che, secondo don Antonio, – sottolinea la donna – e’ ‘incapace di intendere e di volere e, quindi, anche incapace di comprendere il valore del sacramento”. Mary afferma anche che le è stato offerto un nullaosta per celebrare il sacramento in un altra chiesa: “Non lo vogliamo, – continua – noi vogliamo che nostro figlio faccia la Prima Comunione in quella chiesa ma che non sia Don Antonio Raso a celebrarla”.

“Invece di chiedere scusa – spiega – se ne e’ lavato le mani, come Ponzio Pilato, utilizzando il covid come alibi: un anno e mezzo fa, – evidenzia – quando rifiutava l’iscrizione al catechismo, dov’era il covid?”.

Una vicenda paradossale che va avanti ormai da più di un anno, tra le sollecitazioni dei genitori e i silenzi della parrocchia napoletana. “Il parroco ha messo le mani avanti – avevano spiegato i familiari a Pomeriggio Cinque – dicendo che non erano attrezzati per integrare mio figlio a catechismo e non gli ha voluto far fare le comunione. Abbiamo cercato io e mio marito, a nostre spese, di pagare un catechista per fargli seguire gli incontri, ma il parroco ha deciso che mio figlio non fosse in grado di capire l’importanza del sacramento”.

Sulla vicenda interviene anche la mamma di Andrea, il bimbo autistico escluso da una recita scolastica ad Afragola, oggi presidente di un osservatorio sulla disabilità: “Siamo stufi di vedere i nostri figli emarginati – dichiara all’Ansa – a me la scuola lo ha escluso affermando che poiche’ non parla e non capisce, era inutile la sua partecipazione, anzi, poteva solo disturbare. Anche questo altro bimbo e’ stato escluso – prosegue la donna – con le solite parole di circostanza e discriminazione. Noi abbiamo combattuto e vinto contro la scuola, faremo lo stesso insieme con i genitori del piccolo”.