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NAPOLI – Dopo il rallentamento inevitabile dovuto a Lucifero e al Ferragosto, come ripartirà la campagna elettorale dei due principali candidati sindaco di Napoli?

Sia Gaetano Manfredi (in Cilento) che Catello Maresca cercheranno, per quello che potranno, di staccare un pò la spina in questi giorni.

Ma già dalla prossima settimana per loro inizierà il rush finale di questa interminabile campagna elettorale.

Fino al 3 settembre saranno impegnati nel definire le liste a loro sostegno.

Poi dovranno impegnarsi lungo l’ultimo rettilineo che li condurrà al traguardo delle urne, i prossimi 3 e 4 ottobre.

Al rientro dalle ferie, quindi, cosa attende i napoletani?

Interpellando i rispettivi staff dei candidati sindaco di centrodestra e di centrosinistra, si scopre in primis che un confronto diretto tra Maresca e Manfredi è possibile.

Maresca già l’ha chiesto da un pò. Ma finora Manfredi ha fatto cadere la proposta nel vuoto. Tuttavia, dall’entourage del leader del centrosinistra, ora, si apprende che “se i toni della campagna elettorale diventeranno più civili, se davvero si vorrà un confronto basato sui contenuti per Napoli”, allora, subito dopo la presentazione delle liste, un confronto a tu per tu sarà possibile.  

Questo potrà avvenire sia davanti alle telecamere, in uno studio televisivo. Che presso qualche associazione o ordine professionale. In tal senso, già sono arrivate ad ambo le parti parecchie proposte per ospitarlo.

Quella della stretta di mano tra Manfredi e Maresca sarebbe una foto che, dopo anni di scontri istituzionali, caratterizzerebbe l’inizio di una nuova era politica in città. Ma c’è da dire che anche se finora non c’è stata la possibilità di scattarla per via dei toni giudicati troppo alti da parte di Manfredi e i suoi, tra l’ex rettore e l’ex pm della Dda, i rapporti personali sono cordiali.

E comunque: dopo le ferie di agosto, i napoletani non devono aspettarsi solo questo. Manfredi e Maresca, infatti, hanno in agenda di presentare entrambi i loro programmi con degli eventi ad hoc.

Maresca lo farà in un luogo simbolo del suo impegno politico. E già avrebbe voluto farlo in questi giorni se la quarantena che ha dovuto osservare non l’avesse costretto a una settimana di stop.

Manfredi, che dovrebbe essere accompagnato da tutta la sua squadra, avrà modo, nel frattempo, di approfondire alcuni temi che il documento dei suoi saggi, coordinati da Sergio Locoratolo, ha già messo a punto.

In particolare, il dossier (che Berardino Impegno ha dichiarato essere già bello corposo: 120 pagine) si arricchirà dei contributi della lista di Sergio D’Angelo, dei Verdi di Francesco Borrelli e degli ex Forza Italia di Stani Lanzotti: gli ultimi ad aderire alla sua coalizione.

Sempre dalla parte di Manfredi, poi, già si sono messi in agenda degli eventi con Giuseppe Conte (presto sarà di nuovo in città), Roberto Gualtieri, candidato sindaco a Roma, e Dario Nardella, primo cittadino di Firenze. Manfredi crede molto in un asse con i sindaci delle maggiori città italiane: già l’ha spiegato parlando di turismo e di mobilità.

Chiusura sulle cose che i napoletani non potranno attendersi al rientro nè da parte di Manfredi nè da parte di Maresca: la presentazione delle rispettive giunte prima dell’apertura delle urne e la nomina di un o di una (visto che entrambi i principali contendenti sono uomini) vice.

Nessun ticket all’americana sul modello Biden-Harris, insomma: Maresca e Manfredi, da questo punto di vista, non serbono sorprese.