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Si torna a parlare dell’inchiesta sulla Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione finita nel mirino degli investigatori per quanto riguarda l’assegnazione di appalti pubblici. I procuratori aggiunti di Napoli Alfonso D’Avino e Giuseppe Borrelli sono in questo momento davanti la prima commissione del Csm.  I due magistrati vengono sentiti nell’ambito della pratica aperta sui casi Consip e Cpl-Concordia. Le audizioni punteranno a verificare se vi siano state irregolarità nella conduzione delle indagini e nell’operato del pm di Napoli Henry John Woodcock.

L’inchiesta, infatti, è nata a Napoli condotta dai pm Celeste Carrano ed Henry John Woodcock. Proprio quest’ultimo è indagato per falso in concorso con l’ex capitano del Noe, oggi maggiore al Comando Generale dell’Arma di Napoli, Gianpaolo Scafarto.

E’ la seconda volta che la Procura di Roma avvia un’indagine che coinvolge il pm Woodcock. Il caso è tornato alla ribalta dopo l’audizione della procuratrice di Modena Lucia Musti presso il Consiglio Superiore della Magistratura. Le dichiarazioni del pm modenese fanno pensare che alcuni carabinieri coinvolti nell’indagine avessero l’obiettivo di trovare reati a carico di Matteo Renzi, passando attraverso suo padre Tiziano. Questi carabinieri sarebbero l’ex capitano del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri Giampaolo ScafartoSergio De Cbaprio, ovvero Il “Capitano Ultimo” colui che fu a capo della squadra che catturò Totò Riina. Di Scafarto avevamo già sentito parlare a proposito delle intercettazioni manipolate per mettere nei guai Tiziano Renzi.