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Napoli – Il pm di Napoli Henry John Woodcock è indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla fuga di notizie nel caso Consip. Secondo quanto si apprende, il magistrato potrebbe essere sentito nei prossimi giorni dai magistrati romani che si occupano del fascicolo. Il magistrato di Napoli è indagato per violazione del segreto d’ufficio. Sono due i fascicoli aperti dalla procura capitolina per la fuga di notizie sulla vicenda Consip: una è legata alle notizie relative a atti istruttori di cui sono venuti a conoscenza organi di stampa. Proprio per questa vicenda il Noe venne sollevato dalle indagini che furono affidate al Nucleo investigativo di Roma. Nell’altra indagine rispondono di rivelazione di segreto d’ufficio il ministro dello Sport, Luca Lotti, il comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette e il generale di brigata dell’Arma Emanuele Saltalamacchia. Risponde invece di falso il capitano del Noe Gianpaolo Scafarto: secondo gli inquirenti il militare avrebbe alterato un’informativa sulla quale si basavano buona parte delle accuse a Tiziano Renzi. Si dice fortemente amareggiato e pronto a chiarire ogni dubbio: «È per me un periodo difficile», ha detto il pm trincerato nel suo ufficio al Centro direzionale di Napoli.

Insieme al pm di Napoli è indagata anche la giornalista e conduttrice di “Chi l’ha visto?” Federica Sciarelli per concorso nel reato di rivelazione di segreto d’ufficio. L’inchiesta sui due riguarda la pubblicazione, alcuni mesi fa, da parte del Fatto Quotidiano, di un articolo sulla fuga di notizie attraverso la quale i dirigenti della Consip sarebbero venuti a conoscenza dell’inchiesta avviata dai pm napoletani sulla Centrale Acquisiti. Sciarelli sarebbe stata il tramite tra il pm e il giornalista del Fatto. “Ho assoluta fiducia nei colleghi della procura di Roma – ha riferito Woodcock all’Ansa – non nascondendo di essere ‘amareggiato’. Sono quindi certo che potrò chiarire la mia posizione, fugando ogni dubbio ed ombra sulla mia correttezza”. “Non posso aver rivelato nulla – ha detto
Sciarelli – perché Woodcock non mi svela nulla delle sue  inchieste”.