- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Napoli – Al fine di tutelare la sicurezza, sia pubblica che sanitaria, la comunità cinese di Napoli ha proposto l’auto quarantena per i connazionali rientrati da poco in Italia all’Asl Napoli 1 Centro. La richiesta arriva in merito all’espandersi dell’infezione da coronavirus 2019-ncov, negli ultimi tempi giunta anche in Europa.

Per tutelare la sicurezza pubblica la comunità cinese sta praticando ‘auto quarantena’ per due settimane dopo il rientro del viaggio in Cina” si legge sul comunicato inviato questa mattina all’Asl napoletano.

La comunità asiatica residente a Napoli ha così cercato la collaborazione al fine di evitare il diffondersi di eventuali contagi.  Chiedendo una struttura per l’accoglienza dei soggetti che non possono praticare la quarantena nelle loro abitazioni.

Non si fa attendere però la replica dell’Asl partenopeo, il quale ha risposto negativamente. Non è infatti “prevista una quarantena generalizzata in assenza di sospetto clinico/anamnestico”. La quarantena è predisposta solo se si evince un contatto stretto con un caso. Così come indicato dalle predisposizioni lanciate in questi giorni dal ministero della Sanità. L’Asl, inoltre, ricorda di rivolgersi alle strutture sanitarie in caso di evidenti sospetti clinici.