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Napoli – I passi in avanti non bastano, gli sprechi sono ancora tanti e per questo la regione Campania vive ancora in affanno. Ma l’allarme vero è l’autonomia fiscale. «Il federalismo fiscale è una legge miseramente naufragata che doveva responsabilizzare i cittadini ma che ha comportato solo un aumento dei costi fisiologici delle pubbliche amministrazioni. Alle porte si affaccia, peraltro, un ulteriore pericolo per la complessiva tenuta di servizi delle finanze della Repubblica e per la garanzia di analoghi livelli di servizi per tutti i cittadini. Intendo riferirmi al cosiddetto federalismo differenziato». Questo quanto riferito da Michele Oricchio, procuratore regionale della Corte dei Conti della Campania nel giorno dell’inaugurazione che si tiene nell’aula Magna dell’università Federico II di Napoli. «Di ciò si è parlato poco sia perché l’iniziativa delle regioni ha molto enfatizzato il piano politico, sia per la modestia dei contenuti – spiega – Il tema non va sottovalutato e il rischio è che una volta avviate le dinamiche di questa natura non è detto che non sfuggano di mano anche perché le finalità non sono chiare e ne restano sottovalutate le implicazioni». Per il procuratore il nuovo sistema delle autonomie «potrebbe portare una crescente asimmetrie tra le regione del nord e quelle del sud».