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Napoli – “Nella chiesa della Cesarea venerdì si sono celebrati i funerali di Patrizia Petrone, deceduta dopo sette mesi in seguito a una rapina. Tra gli autori un 16 enne ancora in attesa della sentenza di primo grado, che adesso dovrà rispondere di omicidio e un 19 enne condannato solo a sette anni. Tanto vale al momento la vita di una donna innocente. Queste sono le persone per le quali vorremmo si organizzassero manifestazioni celebrative, per queste vittime innocenti vorremmo che si chiedesse giustizia”. E’ quanto sottolinea Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde.

Ma invece succede il contrario – rileva – oggi c’è stata una manifestazione (con tanto di manifesto in cui i carabinieri appaiono armati di pistola mentre i baby rapinatori tentano di fermarli) in memoria di Ugo Russo, il piccolo delinquente ucciso in seguito al tentativo di mettere a segno una rapina, al quale Zerocalcare, il celebre fumettista, ha addirittura dedicato il suo ultimo lavoro trasformando le forze dell’ordine nei “cattivi” (disegnati come brutti ceffi) e i criminali in “angeli” (disegnati come bravi ragazzi sorridenti e innocenti) anche quando legati alla camorra. E le vittime? E’ un errore celebrare i delinquenti, si offende la memoria delle vittime e si mitizza uno uno stile di vita violento, senza regole e irrispettoso del prossimo”. “I criminali – prosegue Borrelli nella sua analisi – vanno condannati duramente e messi di fronte alle loro responsabilità, invece di ricorrere ad attenuanti e alibi di vario genere. Devono pagare per avere contezza di ciò che hanno fatto perché sappiano che la vita ha un valore immenso compresa la loro e non va buttata come fa chiunque viva nel crimine e nella violenza. Una cosa è chiedere un giusto processo altro è utilizzare questa tragedia per promuovere modelli criminali”.