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Napoli – “Tutti gli uomini del presidente”. E’ il titolo dell’inchiesta di Report andata in onda ieri sera su Rai 3, dove si racconta la campagna elettorale del Governatore Vincenzo De Luca, che ha vinto soprattutto per la capacità di aver restituito una percezione di grande successo nella gestione della prima ondata. Come sottolineato dal programma il presidente campano ha condotto la sua campagna elettorale puntando tutto sui suoi presunti successi nella gestione della prima ondata della pandemia. Presunti, sì, perché l’indagine siero-epidemiologica condotta dall’Istat ha dimostrato che tutto il centro sud è stato graziato dal virus per via dei provvedimenti di lockdown. Poi è arrivata la seconda ondata e gli ospedali campani si sono trovati completamente impreparati. Addirittura il San Giovanni Bosco, un ospedale di Napoli che doveva essere completamente dedicato a Covid-19, è stato chiuso per lavori fino al 5 novembre.

Cosa è successo in Regione Campania durante questa seconda ondata della pandemia, in particolare tra settembre e novembre? Infatti, nonostante i successi proclamati dal governatore Vincenzo De Luca, alcuni conti non tornano. Durante i mesi primaverili, il Sud Italia è sembrato “protetto” dalla furia del virus tramite un lockdown generalizzato. Adesso, da ormai parecchie settimane, alcune regioni, in primis quella campana, si ritrovano invece in ginocchio. È stato dunque chiesto al dottor Giuseppe Galano, membro dell’unità di crisi della Campania e responsabile del 118, come mai i numeri tra bollettino e realtà spesso non coincidessero. Il servizio parla poi del rapporto tra sanità pubblica e privata, soffermandosi su alcuni fedelissimi del presidente De Luca, tra cui Enrico Coscioni. Gli ospedali si sono trovati totalmente impreparati e sopraffatti dalla seconda ondata del virus.

Nella lista dei fedelissimi spicca Nello Mastursi, l’uomo delle liste, nominato pochi giorni fa capo dello Staff del Governatore: è stato condannato a un anno e mezzo di reclusione perché sarebbe stato indotto a promettere una nomina dirigenziale nella sanità campana. Inoltre secondo l’inchiesta in estate, la regione Campania, avrebbe potuto assumere più medici, più infermieri, comprare più caschi per l’ossigeno e invece hanno preferito una narrazione dei dati edulcorata.

“La puntata di ieri sera di Report è un atto di accusa tremendo alla gestione pandemica della Regione Campania. Non è il solo De Luca a essere responsabile dello sfascio; è, invece, un intero sistema di potere, un sistema neo-feudale, che coinvolge direttori generali, manager, funzionari, imprenditori, consulenti”. Sono le parole di Giuliano Granato, candidato alla presidenza della Regione Campania per Potere al Popolo, che interviene sull’inchiesta “Tutti gli uomini del presidente” di Report, la trasmissione di Rai 3 condotta da Sigfrido Ranucci. “È il sistema che abbiamo denunciato lungo tutta la nostra campagna elettorale per le elezioni regionali del 20 e 21 settembre. E che non smettiamo di denunciare e combattere anche oggi, quando le elezioni sono alle spalle. Perché incide sulle nostre vite tutti i santi giorni, non solo sotto elezioni. È una trama di potere che conosce catene di complicità che travalicano le divisioni in partiti politici, in centrodestra e centrosinistra, in maggioranza e opposizione. Altro che miracolo, questa classe dirigente – e De Luca alla sua testa – ci ha regalato solo malaffare, clientelismo, incapacità e troppi, troppi lutti”.

IL VIDEO DELLA PUNTATA