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Napoli – Una capotreno è stata aggredita su un treno della linea metropolitana di Napoli per aver chiesto ad un passeggero di indossare la mascherina Ffp2; quest’ultimo ha colpito la dipendente di Metronapoli con un pugno, ma poi sono intervenuti altri viaggiatori in difesa della lavoratrice e alla fine l’aggressore è stato identificato e denunciato dalla Polfer alla successiva stazione. La vicenda è stata denunciata dai sindacati dei trasporti, che in una nota a firma dei segretari regionali campani Sirico (Filt-Cgil), Aversa (Fit-Cisl), Moccia (UilTrasporti) e Vitiello (Fast Mobilità), manifestano solidarietà e vicinanza al capotreno, ribadendo che “la sicurezza e l’incolumità del personale in servizio sui treni hanno priorità assoluta. Daremo indicazione al personale della scorta treni – scrivono i sindacalisti – qualora non si ravvedano le condizioni di sicurezza necessarie, di mettere in essere ogni forma di tutela per la propria sicurezza, evitando di esporsi ai rischi corsi dal collega”. I sindacati criticano il provvedimento del Governo (Decreto Legge 221 del 2021) che prevede l’obbligo di utilizzare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per salire a bordo dei mezzi di trasporto pubblici, tra cui i treni regionali. “Pur essendo consapevoli che tali previsioni hanno l’obiettivo di ridurre il rischio di contagio da Covid-19, questa misura incrementa le difficoltà del personale, esponendolo ad un maggiore rischio di aggressioni”. Per il segretario della Filt-Cgil di Caserta Angelo Lustro, “il problema del controllo delle mascherine Ffp2 non sussiste nelle grandi stazioni come Napoli dove c’è la Polfer e personale per controllare, ma nelle stazioni intermedie e più piccoli si registrano parecchie criticità, visto che i controlli sono assenti”.