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Napoli – “Adda passà ‘a nuttata” per Napoli, la città che fino a ieri guidava il boom del turismo nazionale è avvolta nelle tenebre portate dall’emergenza sanitaria.

Un crollo significativo per gli affitti delle camere nel mese di agosto, dove si registra un meno 30% rispetto ad un anno fa. E, stando a quanto denunciano da Federalberghi, a settembre sarà anche peggio.  A pesare, maggiormente, è la mancanza di un turismo straniero, mentre molti italiani continuano a preferire il capoluogo campano come meta delle loro vacanze.

Stiamo soffrendo molto la quasi totale assenza di turisti stranieri – spiega il presidente di Federalberghi Napoli, Antonio Izzo –. Una vera ripresa potrà esserci solo quando l’aeroporto di Capodichino tornerà a regime e si riapriranno, in maniera costante, mercati internazionali, in particolare per Stati Uniti, Giappone e i principali paesi europei”.

Oltre l’80% dei turisti che nel mese di agosto si sono recati a Napoli sono infatti italiani, la cui maggioranza proviene dalle regioni del settentrione. Alcune strutture alberghiere sono così riuscite a lavorare, nonostante il periodo, ma gran parte della categoria resta in netta difficoltà.

Arriva così l’allarme per settembre, un mese che storicamente segnava grandi numeri in termini di turismo per la città partenopea, potrebbe diventare invece il periodo più nero per gli operatori alberghieri.
Le prospettive non sono positive – racconta Izzo – in particolare nel mese di settembre, a causa di un ritorno di paura per il virus che non invoglia a viaggiare. Sta calando anche il turismo di prossimità”.