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Napoli – Il Convention Bureau di Napoli, nato per riposizionare la città tra le principali sedi per l’organizzazione di congressi e convegni, continua a crescere. Grazie al lavoro del direttore, Giovanna Lucherini, e del presidente Armando Brunini, AD di Gesac – Aeroporto di Capodichino, nuovi soci hanno aderito per rilanciare il settore Mice (Meetings, Incetives, Conventions e Exhibitions) cittadino. Dopo aver accolto, tra gli altri, la Mostra d’Oltremare, il Museo di Pietrarsa e Città della Scienza, cresce anche l’offerta alberghiera con il Grand Hotel Parker’s che si aggiunge alle eccellenze che hanno contribuito alla fondazione del Cbn. Entra nella squadra dei soci anche Scuotto Allestimenti.

Il settore congressuale diventa sempre più un settore nevralgico per l’economia locale grazie all’indotto che riesce a produrre. In un periodo nel quale il turismo-leisure  sta producendo ottimi numeri, il turismo-business diventa essenziale per dare continuità a questo processo di crescita. Importante soprattutto per la destagionalizzazione ovvero per far arrivare turisti in città anche in periodi “vuoti” come i mesi di novembre, gennaio o febbraio. Uno dei primi successi è stato l’aggiudicazione del WTC (World Tunnelling Congress) 2019 sugli ingegneri galleristi, che dovrebbe portare in città oltre 2000 ospiti. La città deve essere all’altezza a 360° e, per questo, insieme a tutto ciò che riguarda l’organizzazione dell’evento, deve essere in grado di offrire rilevanti alternative culturali. Con queste finalità hanno aderito al Cbn negli ultimi giorni le Gallerie d’Italia con Palazzo Zevallos Stigliano, la Galleria Borbonica e il Museo Civico Filangieri.