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Napoli – La scuola comunale si sgretola sotto il peso di incuria e assenza di manutenzione, ma Palazzo San Giacomo non ci sta a finire nel tritacarne delle polemiche. E così l’assessore al ramo Annamaria Palmieri interviene con una nota infuocata sulla vicenda della mattonella che due giorni fa ha colpito un allieva dell’Istituto comprensivo “Sant’Ignazio di Loyola”: «Si tratta di una cosa di gravità inaudita, che mi addolora e al tempo stesso mi sorprende. Nei prossimi giorni voglio incontrare la madre e la bimba per abbracciare entrambe. Ma devo dire che non appena ho saputo dal consigliere municipale Santoro dell’accaduto, ho subito richiamato il Servizio tecnico della V Municipalità, che ha responsabilità sulla manutenzione ordinaria e straordinaria, a intervenire nei luoghi e anche a relazionarmi nel dettaglio». Le condizioni del plesso erano del resto note da tempo al Comune: «Appena un anno fa – aggiunge la Palmieri – su proposta dello stesso Servizio tecnico, la giunta comunale di cui sono parte, con la delibera 63 dell’8/2/2017, ha impegnato un importo di 43.743 euro per lavori di estrema urgenza relativi proprio al “Sant’Ignazio di Loyola”. A riprova della nostra attenzione. Non solo, la nostra Amministrazione ha portato a risoluzione tra il 2015 e il 2017 lo scandalo della “Musto Fedro”, una scuola, situata di fronte al 13esimo Circolo, che le Amministrazioni precedenti a de Magistris avevano incredibilmente costruito in modo abusivo, senza acquisire il suolo di proprietà dei Gesuiti e che era perciò sottoposta da anni a sequestro. Per poterla restituire al territorio, abbiamo prima con una transazione con la proprietà devoluto un mutuo e acquistato il suolo per circa 600.000 euro, sanando il contenzioso che durava da un decennio e che le consiliature del Pd ci avevano lasciato in eredità; poi abbiamo lo scorso anno pagato le spese legali e firmato il contratto e infine stiamo predisponendo le azioni per la conclusione dei lavori rimasti in sospeso. Con il presidente della commissione Scuola, Luigi Felaco, prevediamo di attivare a breve un tavolo con tutte le scuole del territorio per destinare gli ambienti della nuova scuola ai bambini e alle bambine da 0 a 13 anni , appena si avrà certezza della conclusione dei lavori e dei collaudi».