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“E’ stato un omicidio volontario e per questo chiedo che sia condannato a venti anni di carcere”. Questa la richiesta del procuratore generale della Corte di Appello di Napoli, Carmine Esposito, al termine della requisitoria per il processo sulla morte di Alessandra Madonna, la ragazza deceduta l’8 settembre 2017, dopo essere stata trascinata dalla vettura dell’ex fidanzato, Giuseppe Varriale.

In primo grado era stato condannato a quattro anni e otto mesi per il reato di omicidio stradale colposo mentre anche in primo grado il pm aveva chiesto la condanna a 30 anni per omicidio volontario. L’avvocato di parte civile Massimo Batragliola ha fatto istanza di rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale per una perizia medico legale realizzata per la famiglia Madonna dal professore Bolino dell’università La Sapienza di Roma ma la richiesta è stata rigettata dai giudici mentre è stata acquisita una memoria difensiva. Questa mattina davanti al Palazzo di Giustizia di Napoli c’è stato un sit in di associazioni che rappresentano i diritti delle donne.