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Napoli – Aurelio De Laurentiis ha parlato di alcuni degli obiettivi di mercato accostati al Napoli nelle ultime settimane. Il San Paolo, la Juve di Sarri, gli acquisti, le cessioni, le trattative in corso: il numero uno del club partenopeo svela le prossime mosse di mercato in un’intervista rilasciata a ‘Il Corriere dello Sport’.

Inizialmente il presidente si sofferma sul colpo James Rodriguez, sostenendo che il colombiano vuole fortemente Napoli, perché vuole tornare a lavorare con Carlo Ancelotti. “Il calciatore che mediaticamente, dopo Cristiano Ronaldo e Messi, gode di maggior considerazione. Piace molto a Carlo e noi siamo in attesa di una richiesta più ragionevole. Lo scoglio è rappresentato dal Real Madrid, che ha pretese elevate secondo noi. Ma James vuole il Napoli”

Top Player: “Mi capita spesso di sentir parlare dell’esigenza di top player nel Napoli, come se non lo fossero quelli che abbiamo: i Koulibaly, gli Insigne, gli Allan per il quale abbiamo rifiutato settanta milioni, ma anche i Callejon, i Mertens, gli Zielinski, i Fabian Ruiz, che è stato un colpo sensazionale ma sul quale ci si sofferma sempre poco. E potrei citarli tutti quelli che ci sono, i Meret ad esempio, ma le ruberei spazio. O volendo potrei aggiungere quelli che abbiamo acquistato nel tempo: i Lavezzi, i Quagliarella, i Cavani, gli Higuain, i Reina… Ne vuole altri? L’esigenza attuale, direi prioritaria, è il capitolo cessioni: abbiamo tanti calciatori in organico ed è giusto ridurlo. Ma siamo attenti e attivi”.

Scambio Insigne-Icardi: “Ha ragione Ancelotti. Lui vorrà sempre andare alla Juventus. Ma anche io preferisco Lorenzo, perché di lui abbiamo bisogno, mentre lì davanti abbiamo Milik e Mertens. Non nego che ho cercato Icardi. Né si può ignorare il suo talento: Icardi è fortissimo ma si è parlato talmente tanto di lui che adesso sembra più anziano dei suoi ventisei anni. Visto da lontano, dà l’impressione di essersi gestito male e di non aver colto l’importanza del ruolo che riveste. Ma la considerazione nei suoi confronti è indiscutibile”.

Elmas: “Ne abbiamo moltissima considerazione, non posso negarglielo, ma dobbiamo necessariamente completare qualche uscita, per evitare anche il sovraffollamento che, come si sa, non è mai produttivo”. Rodrigo: “Intende restare in Spagna. Ne prendo atto”

Serie A: “C’è stato un valzer di allenatori che ha rivitalizzato il movimento. Sarà un campionato bellissimo, con sei-sette squadre più vicine tra di loro, e quindi verrà fuori un anno in cui l’interesse finirà per intrigare maggiormente. Sarri alla Juventus… è un bel film di cui ancora non si conosce il copione. Verrà scritto in corsa”.

Il nuovo San Paolo: “Mi piace. Anche se ha il limite di essere uno stadio poco funzionale per il calcio, perché la pista non esiste in nessun impianto in cui giochino i grandi club ed è mal sopportata anche dalla Roma e dalla Lazio. Poi ci sarà da lavorare all’interno e spero che ciò accada rispettando i tempi di realizzazione”.

Il campionato comincerà fuori casa: “Siamo stati costretti a chiedere alla Lega di giocare le prime due gare di campionato in trasferta, per fronteggiare il rischio di ritardi di cui ho sentito parlare. Questa è la conferma che se le istituzioni allargassero le possibilità di intervento ai privati se ne gioverebbero tutti. Ma ormai parliamo di un vecchio male italiano che ha ridotto questo Paese alla fame”.

Campagna abbonamenti: “La stiamo mettendo a punto e anzi siamo già avanti con il lavoro. Ma bisogna attendere che i responsabili delle Universiadi applichino i numeri sulle poltroncine, altrimenti non saremmo in condizione di presentare l’offerta ai nostri tifosi”.