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Napoli – È ancora scontro a distanza tra il presidente della Regione Vincenzo De Luca e il sindaco Luigi de Magistris. A dare fuoco alle polveri è stavolta il governatore: «Tra babygang, criminalità organizzata e bande di violenti che vanno a intimidire e minacciare in ogni manifestazione pubblica a Napoli si è instaurato da anni un clima di violenza diffusa. poi c’è chi si balocca con queste bande di violenti e non ha il coraggio di dire che si fa muro davanti alla violenza».

Il presidente della Regione Vincenzo De Luca non usa mezzi termini nel corso del consueto appuntamento settimanale a Lira tv: «Lo dico perché a Napoli qualcuno continua a fare demagogia anziché risolvere i problemi della città. Ricordo che se non ci fosse stata la Regione Campania Napoli sarebbe sprofondata. Ricordo che abbiamo dato 60 milioni di euro all’Anm, mentre il Comune non gli ha dato neanche un euro. Senza quelle risorse quindi l’azienda di trasporti sarebbe già fallita – aggiunge – C’è il cantiere di via Marina, su cui la Regione ha stanziato 20 milioni di euro per quel lavoro. Sono tre-quattro anni che non chiude e credo che l’impresa abbia addirittura licenziato i dipendenti. Per il Teatro San Carlo abbiamo stanziato 12 milioni di euro, il triplo di quello che la Regione Lombardia dà alla Scala di Milano. Abbiamo dato 3 miliardi al Comune di Napoli. C’è chi piuttosto che amministratore ogni sei mesi si diverte a litigare con me ma io non ho tempo da perdere».

Quanto al corteo di domani contro la Terra dei Fuochi, «mi è arrivata notizia di questa manifestazione contro il biocidio. È una bizzarria che non ho capito bene. Nelle prossime settimane faremo una campagna di informazione su quanto fatto dalla Regione Campania. Partiamo dal fatto che c’è chi ha messo le ecoballe e chi le sta togliendo, c’è chi se n’è infischiato della salute dei cittadini e chi ha dato vita al registro dei tumori».