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Napoli – Entra nel vivo la “campagna acquisti” del sindaco Luigi de Magistris e del suo movimento politico. Il nuovo innesto arriva dalla Capitale e ha il volto della consigliera comunale Cristina Grancio, eletta in quota 5 Stelle, ma entrata in rotta di collisione con il Movimento nell’aprile scorso. A dare la notizia è proprio la diretta interessata: «Annuncio la mia adesione a Dema. Sono molto emozionata, è un passaggio che sento molto, che ho maturato e che viene da un percorso. Ho comunicato che è definitivamente chiuso il mio percorso nel M5S».

Così la consigliera capitolina Grancio, ex dissidente M55, poi espulsa dal Movimento e passata al gruppo misto. Grancio ha annunciato la sua adesione a Dema nel corso di una conferenza stampa tenuta stamattina alla Biblioteca Angelica di Roma insieme all’ex assessore all’Urbanistica Paolo Berdini e al sindaco di Napoli nonché presidente di Dema, Luigi de Magistris. «Mi sono avvicinata prima a Napoli che a de Magistris attraverso gli atti proposti ai cittadini, poi quando ho visto cosa il sindaco voleva proporre per tutti noi mi sono chiesta che cosa avrei potuto fare di buono accanto a lui per portarlo poi anche in assemblea capitolina, Ho scelto Napoli per l’inversione di tendenza che ha saputo mostrare ai suoi cittadini, e non mi dite che partiva da una situazione migliore di Roma», spiega la Grancio. La neoconsigliera “arancione” aggiunge quindi che: «È importante che la politica dia risposte chiare e in trasparenza senza quell’opacità che si vede in Campidoglio, che è il contrario di ciò che mi ha fatto avvicinare al M5S». «Da statuto per poter formare nuovo gruppo consiliare dobbiamo essere in due, adesso dobbiamo trovare il secondo. Per ora resterò nel gruppo misto ma potrò parlare di Dema a Roma. Lavoreremo anche nei municipi, tanto che sono in contatto con più di qualche consigliere municipale che è interessato a questa realtà», annuncia la consigliera Grancio. Il sindaco de Magistris, dal canto suo, non nasconde la soddisfazione per l’arrivo dell’ex grillina nella sua squadra: «Dema ha deciso di lavorare su tutto il perimetro nazionale ed europeo, e quindi anche Roma. Diamo a Cristina Grancio il benvenuto in un progetto fatto di competenze e di passione. Cerchiamo di accompagnarci a persone che abbiano sensibilità e differenze, che sono un valore per noi che ci rifacciamo alla Costituzione antifascista e repubblicana».

Eletta nel 2016 con poco meno di 550 voti, Cristina Grancio ottiene la nomina a vicepresidente della commissione Urbanistica. Ma l’idillio con il Movimento dura molto poco. Nella primavera scorsa arriva infatti la rottura definitiva. A far esplodere il malcontento degli alti piani grillini le sue posizioni sul futuro stadio della Roma: «Difendo – aveva spiegato all’epoca – la posizione presa in campagna elettorale sullo “Stadio SI, ma non a Tor di Valle”, coerente col programma di urbanistica. Nella commissioen che esprimeva parere positivo per la realizzazione dello stadio a Tor di Valle, esprimo perplessità sulla proprietà dei terreni ed altro ancora, e non partecipo alla votazione in commissione e in consiglio, proprio per non assumere una posizione politica contraria al mio gruppo. Per questa mia posizione di suggerimento alla prudenza e all’approfondimento dei fatti, immediatamente dopo la riunione in commissione vengo sospesa. Il M5S giudica e motiva con implausibili ipotesi “grave il mio comportamento”».