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Napoli – Ha chiesto solo una cosa: potersi lavare. Non cibo né altro. E grazie ad una rete di solidarietà impegnata nel Borgo Vergini, porta del Rione Sanità, a Napoli, una donna ha realizzato il suo desiderio dalle Suore di Calcutta dove, ora, per due volte a settimana, potrà fare la doccia. E magari avere un sorriso. La donna, argentina, 73enne, padre di origini napoletane, ex insegnante, vive in un ‘basso’ senza luce, acqua e gas. “Ma le va bene ugualmente perché teme di essere chiusa in un istituto e allora cerchiamo di aiutarla in tutti i modi” spiega Patrizia D’Angelo, 66 anni, responsabile della Lega Spi Cgil di Napoli Centro. “In Argentina è stata operata di tumore al seno, poi ha deciso di venire qui alla ricerca delle origini ma vive una condizione difficile” aggiunge D’Angelo a capo di una pattuglia di volontari, pensionati. E così anche per la donna argentina si à messa in moto una rete che vede protagoniste diverse associazioni. Una rete che, al di là del singolo caso, vede in prima linea, per ora, Lega Spi Cgil, Auser, con Comunità di Sant’Egidio, Casa di Tonia, Suore di Calcutta, “ma stiamo coinvolgendo la Caritas” afferma la dirigente Lega Spi Cgil che lunedì e martedì celebrerà l’assemblea precongressuale. Lancia un SoS alle istituzioni: “Serve un sistema di Welfare della Solidarietà”, cioè risposte per la sanità territoriale e di prevenzione, strutture di accoglienza, servizi per gli anziani e per farli sentire utili magari riscoprendo i mestieri di quando erano giovani. In altri termini, dare dignità a chi questa parola non la conosce più da anni.