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Napoli – Aveva festeggiato pochi giorni fa insieme alla moglie e ai suoi due figli. Poi la malattia ha preso il sopravvento. Giuseppe ‘Peppe’ Giannino non ce l’ha fatta. Ha lottato con tutte le sue forze ma il grande male è stato più forte di lui. Tantissimi i messaggi d’affetto a lui dedicati. Queste le sue parole scritte in un post pubblicato su Facebook durante le festività natalizie:

Ragazzi purtroppo le cose non vanno granché bene per il dolore, ho bisogno di raddrizzare il tiro sulla mia terapia, sono felicissimo di essere tornato a casa dalla mia family ma i dolori persistono. Ho un nuovo protocollo di cura e altri step nuovi da fare”. Pioniere del ‘by night’ partenopeo, Giannino è stato un simbolo della movida napoletana.

Tra i primi ad organizzare serate in discoteca, Giannino era arrivato a gestire alcuni locali, non solo a Napoli. Ha lasciato una moglie e due figli. Proprio la consorte si è sfogata esprimendo tutto il suo dolore sui social: “Fa troppo male manchi ovunque…Amore grande della mia vita…Un fiume di lacrime per te di noi tutti di coloro che ti hanno conosciuto amato apprezzato…un padre esemplare marito innamorato di me dei nostri ragazzi, figlio adorato e amico che tutti desiderano. 

Tu e la passione per il tuo Napoli che hai seguito ovunque. Tu che con la stessa passione hai lottato fino all’ultimo istante esanime perché amavi troppo…tutto ciò a cui eri legato. Dammi la forza Amore mio perché senza di te non so più camminare…la malattia ti ha strappato via da me…ingiustamente. Dio solo sa il vuoto che hai lasciato…Amore AIUTAMI TU. Avevamo ancora bisogno di te e della tua presenza. 

Un amore che ha sovrastato la sofferenza il nostro e che non ha mai visto il logorio della malattia ai miei occhi non c’è mai stato un ammalato…ma un uomo, il mio uomo che con grande dignità e coraggio ha lottato incessantemente…e ha amato allo stesso modo. Adesso non riesco più a sopportare il dolore è immenso manchi maledettamente. Vita mia dammi la forza di sostenere questa assenza e sopportare il più grande castigo…Vivere senza di te, dove sei…non lasciare le mie mani”.