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Perugia – E’ Domenico D’Andrea, 41enne napoletano originario di Piscinola, detto “Pippotto”, il detenuto fuggito nel primo pomeriggio di oggi dal carcere di Perugia dove scontava l’ergastolo per la condanna per l’omicidio di Salvatore Buglione, l’edicolante di via Pietro Castellino a Napoli.

Fabrizio Bonino, segretario nazionale Sappe per l’Umbria, ha ricostruito gli eventi che hanno condotto il Detenuto alla fuga: “L’uomo era ammesso al lavoro ai sensi dell’articolo 21 dell’Ordinamento penitenziario nell’area esterna del carcere ed ha colto l’occasione per fuggire, presumibilmente, scavalcando un basso muro di cinta, vista anche l’esiguità del personale presente nei servizi esterni”. Il Sappe ricorda inoltre che “nell’anno 2020 si sono verificate, nelle carceri italiane 81 evasioni da istituti penitenziari (ricordo che nel periodo delle rivolte solamente a Foggia fuggirono in 72), 15 evasioni da permessi premio, 3 da lavoro all’esterno, 8 da semilibertà e 13 mancati rientri di internati. Dati minimi, rispetto ai beneficiari. Questo non deve però inficiare l’istituto della concessione delle ammissioni al lavoro all’esterno o dei permessi ai detenuti. Serve, piuttosto, un potenziamento dell’impiego di personale di Polizia Penitenziaria nell’ambito dell’area penale esterna”.

Sono ancora in corso le ricerche del Detenuto nelle zone boschive che circondano il carcere di Capanne.