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Napoli va restituita ai napoletani perbene. C’è una minoranza di delinquenti che deve essere perseguita, condannata, rieducata”. Don Maurizio Patriciello ha partecipato oggi a Napoli al presidio in ricordo di Giovanbattista Cutolo, il musicista ucciso in una lite in piazza Municipio. Il sacerdote ha abbracciato e incontrato la mamma del giovane, Daniela Di Maggio. “A 16 anni – ha sottolineato il sacerdote – questi giovani non sono più minorenni. Ora bisogna cambiare”.

Una preghiera sul luogo dell’omicidio di Giovanbattista Cutolo, insieme con la mamma e le persone che si sono radunate in occasione del presidio promosso a Napoli dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli. A recitarla il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello. Nelle sue parole anche l’invocazione affinchè i camorristi “cambino vita“.
Signore – ha detto don Patriciello – ti preghiamo per questo giovane. Accoglilo in Paradiso insieme agli angeli e ai santi.
Signore, ti preghiamo per questa mamma così coraggiosa e forte, dalle tanta consolazione e tanta forza per combattere una battaglia a favore della nostra Napoli e di tutti i nostri giovani. Ti preghiamo per tutte le persone perbene di questa città. Fa che escano dai loro gusci per gridare al mondo il desiderio di giustizia, di pace, di serenità. Donaci la grazia di lavorare, lottare, faticare, sudare per la giustizia, la pace e la serenità di questa città da amare come noi stessi. Ti preghiamo per non avere paura di condannare il male e di stare vicino a questa famiglia così provata“. E poi, la preghiera “per i delinquenti di questa città, per i camorristi che non vogliono cambiare. Il Signore tocchi il cuore dei camorristi, fa che possano cambiare vita, fa che si rendano conto che stanno rovinando innanzitutto se stessi e i loro figli”.