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Napoli – Dopo l’ultima aggressione avvenuta ai danni di una dottoressa del pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, finita nel mirino dei parenti di una donna per l’eccessiva attesa, e il relativo sabotaggio (denunciato alle autorità competenti per identificare i colpevoli), registrato sempre nel nosocomio inaugurato lo scorso anno a Ponticelli, arriva la condanna di Ciro Verdoliva, Commissario Straordinario dell’Asl Napoli 1 Centro

L’ex direttore generale del Cardarelli fa il punto della situazioni dopo le violenze denunciate anche dalla pagina Facebook “Nessuno Tocchi Ippocrate“, da sempre in prima linea nel denunciare le aggressione ai danni del personale sanitario. Dall’inizio del 2019 sono ben 34, più di una alla settimana.  

Voglio esprimere la mia solidarietà al medico e alle guardie giurate che, in circostanze diverse, sono state vittime dell’inciviltà ma anche della volontà di qualcuno di ribellarsi all’apposizione di regole in un sistema che troppo a lungo è stato piegato alle esigenze individuali, danneggiando l’utilità pubblica. A chi crede di poter utilizzare a proprio piacimento i presidi sanitari dell’ASL Napoli 1 Centro voglio dire con chiarezza che si sbaglia“. Questo le parole di Verdoliva in merito alle aggressioni che si sono verificate nei giorni scorsi all’Ospedale dei Pellegrini e all’Ospedale San Giovanni Bosco, e al sabotaggio avvenuto nelle prime ore di questa mattina all’Ospedale del Mare con l’utilizzo improprio di un estintore.

Episodi che vanno condannati con forza – sottolinea Verdoliva – e che sono il segnale di un’insofferenza alle regole introdotte da pochi giorni per ripristinare la “normalità”. Dall’accesso ai parcheggi alla presenza di visitatori nei reparti a qualsiasi ora, la musica è cambiata e chi non lo ha ancora capito lo comprenderà ben presto perché non molleremo, vogliamo ridare a quest’Azienda la dignità che merita. In questo senso ringrazio le donne e gli uomini che, con il camice o con la divisa della sicurezza, sono sempre a lavoro per fare in modo che, oltre ad assicurare le prestazioni assistenziali, prevalgano i diritti di tutti sull’arroganza di pochi“. 

Ciro Cuozzo