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L’Empoli a Napoli per cercare l’impresa. Aurelio Andreazzoli ritrova Luciano Spalletti dopo la gara di tre stagioni fa contro l’Inter che decretò la retrocessione dei toscani. I partenopei domani presenteranno varie defezioni. “Non credo avranno problemi, li ho visti in Europa. La loro struttura di gioco è non solo bella ma produttiva. Chi entra gioca bene, sia per la capacità dei singoli sia per l’idea di gioco che è alla base. Sono uno spettacolo vederli giocare, una goduria per chi ama il calcio. Non sarà così facile creare difficoltà a una squadra come questa. Ma siamo al mondo anche noi e dovremo cercare di fare la nostra parte. Quando trovi squadre come questa non puoi esimerti dall’esprimere il massimo che hai”.

Andreazzoli e Spalletti hanno lavorato insieme a Roma per tanti anni. “Io pensavo di giocare contro Domenichini, visto che Spalletti è squalificato”, dice sorridendo il tecnico empolese. “A parte gli scherzi, è un incontro che faccio molto volentieri. Sarà un’occasione per rivedersi, visto che ci possiamo vedere poco. Ci siamo trovati casualmente qui a Empoli in un ristorante una sera, quando passi lunghi periodi con persone gradevoli anche se le occasioni ti portano lontano, rimane un ricordo indelebile”. Con Spalletti, anche Andreazzoli e tanti allenatori toscani presenti in Serie A, come per esempio Allegri, Sarri e Dionisi, hanno in comune di essere cresciuti nelle serie minori e aver fatto la gavetta. “L’esperienza è fondamentale. Siamo cresciuti salendo dal basso e ritrovarsi a certi livelli fa molto piacere”.

Sulla probabile formazione che scenderà in campo domani allo stadio Diego Armando Maradona, Andreazzoli si limita a dire: “I ragazzi non conoscono ancora la formazione. Al momento ho difficoltà positive anche io, mi dispiace per chi rimane fuori. Una scelta la faremo in base anche alla successione di gare che abbiamo da qui al Natale”. Andreazzoli ritroverà Di Lorenzo, uno dei suoi pupilli a Empoli. “Cosa posso dire, è scarso (ride, ndr). Giovanni è un nostro fiore all’occhiello, ci ha reso felici da quando è andato via. Ma particolarmente quest’estate, vederlo alzare sul pullman la Coppa Europa della nazionale è stata un’emozione, come se fosse successo a mio figlio. Per la persona che è una soddisfazione grandissima. L’ho visto a Coverciano con la Nazionale, è stata un’emozione riabbracciarlo”.