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Una scadenza che si avvicina che potrebbe toccare le tasche di milioni di italiani. Il 28 febbraio, infatti, scade il termine per circa 4 milioni di famiglie che usufruiscono dell’assegno unico. Un numero importante con una prima stangata che potrebbe mettere in grande difficolta’ i nuclei che puntano ai 175 euro al mese. Il rischio e’ di arrivare a 50 euro al mese.

Il computo totale della famiglie che devono trovare una soluzione al problema e’ di 7 milioni. Per non perdere questo sussidio, informa l’INPS, serve aggiornare l’ISEE entro l’imminente scadenza, una condizione necessaria e sufficiente perché, se la domanda e’ automatica, non lo e’ l’aggiornamento dell’indicatore. 

Ecco perché serve fare questa operazione, il rischio di perdere 125 euro in un attimo e’ tangibile per tutte quelle famiglie che hanno un reddito al di sotto dei 15mila euro. Per tutti loro conviene aggiornare l’ISEE. Differente e’ il discorso per chi, invece, ha un reddito superiore ai 40mila euro per i quali non si incorre in decurtazioni o tagli sull’assegno.

Non solo il 28 di febbraio, occhio anche al 30 giugno 2023. Si tratta della seconda finestra di aggiornamento dell’indicatore economico, quello che garantisce importi elevati nella seconda metà dell’anno.