- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – L’arrivo del feretro di Raffaele Cutolo, deceduto mercoledì scorso in ospedale a Parma per le conseguenze di una polmonite bilaterale, a Ottaviano è previsto a partire dalle 16:30. La salma arriverà al cimitero della città vesuviana dove sosterà nella sala mortuaria in attesa dei funerali. Le esequie si svolgeranno tra le sei e le sette di domani mattina, e secondo quanto si apprende, il rito verrà celebrato nel cimitero alla sola presenza di familiari stretti e parenti e comunque di non oltre venti persone. Sarebbe stato previsto dal questore di Napoli, Alessandro Giuliano, un ingente schieramento di forze dell’Ordine insieme alla chiusura di alcune strade in prossimità del cimitero del centro vesuviano.

Stamattina, prima che cominciasse l’autopsia disposta dal Pm di Parma, Ignazio Vallardi, è stato consentito alla moglie dell’ex capo della Nco, Immacolata Iacone, e alla figlia tredicenne, Denyse, di rendere l’estremo saluto alla salma. 

La Questura di Napoli, che ha vietato i funerali pubblici, ha disposto un massiccio servizio d’ ordine, che esclude anche l’ impiego della Polizia locale. Il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, ha firmato un’ ordinanza di chiusura al traffico, dalla mezzanotte, di via Vecchia Sarno, la strada che conduce al cimitero, che sarà presidiata dalla Polizia. A benedire la salma del fondatore della NCO sarà il parroco della chiesa di San Michele, don Michele Napolitano, che da una decina d’ anni compie il suo ministero ad Ottaviano e non ha conosciuto il boss.

Nella piccola cappella posta all’ ingresso del cimitero, che sorge fuori città, nei pressi della frazione di San Gennariello, possono entrare al massimo 20 persone. Ma gli ammessi alla breve cerimonia, senza celebrazione della Messa, saranno di meno.  Ad Ottaviano, dove risiede ancora la sorella maggiore di Cutolo, Rosetta, di 84 anni, sono apparsi manifesti a lutto, firmati dai familiari, tra cui il fratello minore, Pasquale, in passato coinvolto in inchieste, ma in posizione defilata rispetto al clan. Il linguaggio dei manifesti è quello di rito, con una sgrammaticatura: “All’ età di 79 anni serenamente – è scritto nel testo – si è spento la cara esistenza di Raffaele Cutolo, detto ‘e Monache” , un soprannome, questo, attribuito ai componenti della famiglia dell’ fondatore della NCO, e che apparteneva già al padre. “A causa dell’ emergenza Covid- aggiunge il manifesto – si dispensa dalle visite”. Un altro manifesto funebre è stato fatto affiggere dai nipoti.