Napoli – Pressing alto, direbbero i commentatori di una partita di calcio. L’ala riformista del centrosinistra napoletano vuole scongiurare che quella di sinistra-sinistra imponi a Napoli un nome diverso da quello dell’ex rettore della Federico II Gaetano Manfredi e “attacca alto” per rubare il pallone a quella parte del Pd, di Leu e del Movimento 5 Stelle che, secondo loro, ancora lavora più o meno sottotraccia per imporre Roberto Fico candidato a sindaco dell’intera coalizione.
E quindi, questa mattina, mentre si allacciava il filo diretto tra la segreteria cittadina dem di Marco Sarracino e quella romana di Enrico Letta, i riformisti si sono riuniti e hanno lanciato il messaggio: “Il sindaco di Napoli lo si sceglie a Napoli. Sarracino, una settimana fa, ci aveva lasciato dandoci appuntamento per le consultazioni ristrette per decidere tutti assieme il candidato sindaco? Bene. Allora che aspetta ad iniziarle?”
I riformisti (che poi sarebbe sostanzialmente Italia Viva, Più Europa e le liste civiche che fanno capo a De Luca) con questa tattica fanno quadrato attorno al loro candidato: Gaetano Manfredi. Che, probabilmente, non a caso già ieri ha parlato come candidato sindaco in pectore dell’intera coalizione.
“Ulteriori dilazioni, dopo le lungaggini di questi mesi, arrecherebbero un danno non più tollerabile per Napoli e l’imminente campagna elettorale. Ulteriori silenzi o rinvii legittimerebbero le forze che sottoscrivono questa dichiarazione a definire per il prosieguo una posizione pienamente autonoma”, hanno scritto in una nota diffusa in serata Italia Viva, Fare Democratico, Più Europa, La Città, Centro Democratico, Amici de L’Avanti, Repubblicani Democratici, Moderati, Liberaldemocratici Campania Popolare, Noi Campani e Campania Libera.