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Da un lato i bus a basso impatto ambientale, dall’altro la funicolare che non funziona. Da un lato le promesse di una Napoli all’avanguardia dal punto di vista dei trasporti, dall’altro corse soppresse e continui ritardi. Proprio questa mattina, infatti,  il sindaco della città metropolitana Luigi de Magistris ha approvato lo stanziamento di 500.000 euro per finanziare il progetto “La Provincia di Napoli per la mobilità sostenibile”  che prevede l’acquisto di bus a basso impatto per la zona flegrea e vesuviana. La delibera consentirà di completare il finanziamento facendo fede all’accordo di programma tra il ministero dell’Ambiente e l’ex provincia di Napoli per la riduzione delle emissioni e il miglioramento della qualità dell’aria. Questo progetto è stato finanziato in gran parte dal Ministero che ha stanziato 2 milioni di euro, di cui un milione e mezzo a carico del Ministero e i restati 500.000 euro a carico della Provincia.

Il progetto sembra proprio quello di una città all’avanguardia ma sul versante mobilità le novità non sono buone. Basti pensare alle notizie che arrivano da ANM per quanto riguarda metropolitana e funicolare. La prima ritarderà di dieci minuti la prima corsa giornaliera e terminerà la sua attività alle 21.05 invece che alle 23,45. Una sola buona notizia: torneranno le corse notturne il sabato, l’ultima sarà alle 2,15.

L’orario di esercizio passerà dunque dalla fascia 5,45-23,45 a quella 6,55-21,05: quasi 4 ore in meno al giorno di attività. Cattive notizie anche per quanto riguarda la funicolare: stando al nuovo orario comunicato ai sindacati, a partire dal 25 settembre le prime saranno in esercizio due ore in meno rispetto ad adesso: da mezzanotte alle 22, mentre quella di Mergellina il sabato terminerà il servizio alle 14.

Ma i disagi non sono finiti qui: ANM informa che “per consentire l’esecuzione di verifiche e prove funzionali finalizzate alla proroga del Nulla Osta Tecnico di esercizio, mercoledì 20 settembre la Funicolare di Chiaia dovrà limitare per qualche ora l’orario di apertura dell’impianto”. L’ultima corsa utile del mattino è prevista alle ore 9.50. “L’azienda si scusa per il disagio”. Già, sul fronte trasporti, a parte i bus a basso impatto, le notizie sono tutt’altro che confortanti.

“La situazione del trasporto pubblico a Napoli – dichiara in una nota il consigliere regionale Francesco Moxedano  – peggiora di giorno in giorno. Ogni mattina migliaia di napoletani sono costretti a fare i conti con autobus che non passano, rimanendo ore alle fermate; treni della metro che si fanno attendere per diversi minuti, con il prolungamento dell’attesa alle stazioni anche di 15 o 20 minuti; funicolari che funzionano a singhiozzo, che spesso si fermano per questo o quell’altro guasto. Per non parlare delle condizioni di viaggio dei cittadini e turisti che usufruiscono del trasporto pubblico cittadino, ci sono bus vecchi che cadono a pezzi, i vagoni della metro, nelle ore di punta, che diventano veri e propri “carri bestiame” per il sovraffollamento”.

Effettivamente la situazione è insostenibile ma, viene da dire, che il bue da del cornuto all’asino. Che dire allora dei trasporti nella zona vesuviana e flegrea di competenza della Regione? Anche lì lo scenario è apocalittico, da primo dopoguerra.