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Napoli – Arriva davanti alla Corte di Cassazione il caso di Arianna Flagiello che il 19 agosto 2015, nel quartiere Vomero di Napoli, si tolse la vita lanciandosi nel vuoto dalla propria abitazione: una morte di cui è stato ritenuto responsabile in primo e in secondo grado l’ex compagno della donna. La Corte di Appello di Napoli (V sezione penale, presidente Rosa Romano), lo scorso 29 marzo ha condannato a 19 anni di carcere l’ex, Mario Perrotta, riducendo di tre anni la pena a 22 anni inflitta in primo grado. Per i giudici di secondo grado Arianna si tolse la vita a causa dell'”intollerabile disperazione conseguita alle condotte maltrattanti del compagno”. I familiari della vittima e la criminologa Antonella Formicola, consulente di parte dei genitori, si dicono fiduciosi: “Siamo certi che anche per Arianna ci sarà giustizia”.