- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Vanno in ospedale e pretendono esami specifici consigliati loro in vivavoce dal pediatra nonostante i sanitari del Santobono, dopo una serie di accertamenti di routine, avevano disposto il ritorno a casa del paziente. Ancora un episodio di violenza, questa volta verbale, all’interno dell’ospedale pediatrico napoletano. Stando a quanto denunciato dall’associazione ‘Nessuno tocchi Ippocrate‘, la famiglia di un piccolo paziente, 15 mesi, avrebbe aggredito verbalmente il personale medico sanitario affinché facesse determinati esami al bambino.

Il piccolo è stato ricoverato con la febbre a 38’5°, dopo una serie di accertamenti di routine, risultati tutti negativi, i medici hanno firmato per le dimissioni del paziente. Ma la famiglia – erano presenti la madre del bimbo, la nonna e altri parenti – hanno chiesto esami ematochimici, che aveva suggerito loro il pediatra di famiglia. La situazione è degenerata quando la madre ha avuto un colloquio telefonico, in vivavoce, con il loro medico, che avrebbe istigato i presenti a pretendere determinati accertamenti.

La nonna del bambino ha poi alzato i toni della conversazione e, dopo aver sbattuto più volte con violenza la mano su una scrivania, avrebbe ‘sfidato’ il personale sanitario faccia a faccia per avere gli esami che chiedevano. Le urla dei presenti hanno allertato le guardie giurate che sono intervenute per ripotare la calma, aiutate dagli agenti di Polizia allertati dal numero anti-aggressioni, che hanno identificato tutte le persone presenti. La madre del piccolo, con le forze dell’ordine presenti, ha poi rifiutato il ricovero del figlio.