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NAPOLI – Ieri, uno dei primi a festeggiare il Salva-Napoli da 1 miliardo e 300 milioni che nei prossimi anni eviterà che la città affoghi nel suo maxi debito, è stato Marco Sarracino, segretario cittadino del Pd.

Ma dall’altra parte della Sala dei Baroni, il principale partito dell’opposizione, Forza Italia, e l’ex candidato sindaco del centrodestra, Catello Maresca, come commentano l’accordo tra Palazzo San Giacomo e Palazzo Chigi?

A parlare per primo è Domenico Brescia, uno dei tre consiglieri comunali azzurri: “L’emendamento alla legge di bilancio che offre a Napoli 1 miliardo e 300 mila euro con un supporto ventennale può rappresentare un nuovo inizio per la città”, mette a verbale.

Per poi proseguire: “Forza Italia e tutte le altre formazioni politiche che sostengono il governo Draghi hanno fatto e continueranno a fare fino in fondo in Parlamento, in occasione del voto finale alla legge di Bilancio, la propria parte, con quel senso di responsabilità che, come partito, ci contraddistingue anche laddove siamo opposizione, come al Comune di Napoli. Ma proprio per questo – avverte Brescia – ora, chiediamo un cambio di passo netto a Palazzo San Giacomo”.

“Da Bagnoli all’Albergo dei Poveri, dalla riforma della macchina amministrativa e delle partecipate all’utilizzo dei fondi del Pnrr, Manfredi è stato messo nelle condizioni ideali per dare ai napoletani servizi e opportunità finalmente degni di una grande città europea”.

Come dire: ora tocca all’ex rettore tradurre in fatti le opportunità che si concendono con i fondi messi a disposizione: “Noi – conclude Brescia – continueremo a lavorare tenendo come unico obiettivo il bene della città e della sua area metropolitana”.

Quanto a Maresca, il magistrato la mette così: “Salva-Napoli, mezzo salva-Napoli, vittoria o fallimento? Vedremo tra qualche mese se i soldi che arriveranno, sembra 1,3 miliardi di euro in 20 anni, basteranno o meno a risollevare una città purtroppo ancora allo sbando.
Certo un dato è oggettivo: non arriveranno i 5 miliardi promessi, ma purtroppo questo era già chiaro”.

“Ne arriverà la quinta parte e spalmata in 20 anni, praticamente 65 milioni all’anno – specifica Maresca – E, considerato che il Comune di Napoli produce un debito di circa 250 milioni l’anno, non credo possa parlarsi di misura decisiva. Se continua così, servirà solo a portare il debito a quasi 7 miliardi di euro nei prossimi 10 anni”.

Intanto, Maresca dice di avere delle proposte che possono essere subito messe in campo: “Un pacchetto di misure a costo zero”, le definisce.

“Si devono riorganizzare con urgenza i servizi, il trasporto urbano, programmare modelli di coinvolgimento dei privati, aprire ed affidare ad imprenditori capaci e trasparenti parchi pubblici, campetti, piscine e palestre. Ci stiamo già occupando con i nostri consiglieri di Municipalità di tappare buche stradali e riparare scuole pubbliche da Soccavo a Bagnoli. Non c’è più tempo per aspettare, ora dobbiamo fare. Noi siamo pronti ad offrire il nostro contributo di idee e di opere”.

“Auspichiamo – è la conclusione del consigliere di opposizione – che si passi presto dalle aperture dichiarate dal sindaco a una concreta operatività e ad azioni comuni e condivise.
Napoli si solleva solo con l’unione delle nostre rispettive forze”.