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Sono quattro o cinque i nuclei familiari che, a 36 ore dalla alluvione di Casamicciola, non sono stati ancora messi in sicurezza nonostante il lavoro dei soccorritori. Si tratta di circa 20 persone tra adulti e bambini, tutti localizzati in abitazioni di via Pera di Basso che ancora non dispongono di acqua corrente ed elettricità. I soccorritori stanno facendo arrivare un’autobotte per provare a fornire loro acqua ma è possibile che queste persone debbano restare ancora una notte nelle loro abitazioni.

“Ora dobbiamo solo avere la forza di ricominciare. Confido nell’aiuto delle mie amiche. Le istituzioni devono fare il loro lavoro”. Francesca, 33 anni, che lavora con i bimbi autistici, è tra i 96 sfollati che sono stati ospitati all’hotel Michelangelo che ha riaperto anticipatamente proprio per poter accogliere i senza casa di Casamicciola alta e alcuni uomini delle forze dell’ordine impegnati nelle operazioni di soccorso. Francesca ha negli occhi il terrore per l’esperienza vissuta ieri mattina, è provata dal dolore perché alcuni suoi vicini di casa sono ancora tra i dispersi. Pensando al futuro dice che da mamma cercherà di fare “in modo che i suoi figli non dovranno vivere una esperienza del genere”.