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Napoli – Sono esasperati da quei continui rimandi, i sicuri “vi faremo sapere” che, da settimane, costellano le loro vite da genitori: le famiglie dei piccoli alunni dell’Andrea Doria, scuola dell’infanzia di Fuorigrotta, sono stanche della situazione in cui versano le aule dove i figli trascorrono gran parte della giornata.

Pareti rotte e distacco dell’intonaco dal soffitto, i problemi più urgenti da risolvere. Dopo la chiusura, oggi, di un intero lato del complesso, di fronte alla prospettiva di un ennesimo disagio che si protrarrà non si sa per quanto tempo, sono esplosi e hanno chiamato le forze dell’ordine, lamentando anche l’assenza della dirigente scolastica che, a sentire loro, poco o nulla si interesserebbe dei reali pericoli incombenti nel suo edificio.  La posizione dei genitori è chiara, vogliono una preside che si adoperi in prima persona per allertare chi di dovere affinché venga trovata una soluzione definitiva per una questione che va avanti da troppo tempo.

La accusano di essere poco attiva, insomma. Accuse su cui la donna glissa, ritenendo che non sia il caso di intimorire gli studenti per una cosa che può essere risolta in altre sedi. Nei giorni scorsi il complesso era finito in un’altra bufera: un bambino di 7 anni era stato trovato a vagare da solo lungo i corridoi dell’edificio, in attesa che comparisse il personale scolastico, impegnato in una assemblea sindacale. “Come è possibile che un bimbo possa salire da solo a scuola due ore prima dell’ingresso previsto quel giorno e aggirarsi indisturbato senza che nessuno controlli?” – si chiedono i genitori -. “Bastava poco per far succedere una tragedia, è inammissibile”.

di Ornella d’Anna