- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

NAPOLI – Napoli dista da Campobasso 87 chilometri in linea d’aria, 127 se si contano quelli di autostrada. In 2 ore e 18 minuti, informa Google, dal capoluogo partenopeo si giunge in quello molisano.

Secondo il Csm, abbastanza affinché Catello Maresca continui a fare politica nelle istituzioni come leader dell’opposizione a Napoli e il magistrato in servizio presso la Corte di Appello a Campobasso.

Ora: secondo la Costituzione, un magistrato non solo deve essere, ma anche apparire imparziale. Ma per il Csm, Maresca ci riuscirà anche in queste condizioni.

E quindi: la notizia, nel giorno della liberazione di Patrick Zaki dopo 22 mesi di carcere in Egitto senza la minima garanzia giudiziaria, è che anche in Italia la giustizia non sta messa benissimo. Anzi: tutt’altro. A cominciare proprio dal suo organo di autogoverno, il Consiglio Superiore della Magistratura di cui da anni si invoca, invano, una riforma. Ma che, intanto, non mette in imbarazzo il diretto interessato. Il quale, se a luglio scorso ha annunciato di aver firmato per i referendum che vogliono la separazione delle carriere e la riforma proprio del Csm, oggi, commenta così:

“Rispetto le decisioni del Csm e sono contento di rientrare a fare il mio lavoro. Nel contempo, cercherò da civico di dare un contributo alla mia città”.

Arieccolo Maresca versione “civico” che tenta di annacquare il caso che incarna non volendo apparire “politico”: proprio come in campagna elettorale e prima ancora, quando di fatto si è presentato e ha cominciato ad agire sul palcoscenico politico senza rinunciare alla toga.

Salvo piroette e capriole che, alla prova delle urne, l’hanno fortemente penalizzato.

E comunque: ora, con la decisione del Csm di farlo rientrare pienamente in servizio come se nulla fosse, si torna punto e a capo. Tant’è che appena venerdì scorso, in consiglio comunale, era riconosciuto come il leader dell’opposizione (Salvatore Guangi di Forza Italia, ad esempio, quante volte l’ha definito così?). Lui stesso parlava a nome del centrodestra. Lui stesso non risparmiava critiche anche dure al centrosinistra che ha governato Napoli negli ultimi decenni.

Tutte cose legittimissime. E che lo sono ancora nonostante 127 chilometri di autostrada: due ore, poco più di macchina.