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Pompei (Na) – Dopo otto anni e due mesi riapre al pubblico la scuola dei gladiatori nell’antica Pompei. La Schola Armaturarum, simbolo della città romana sarà visitabile solo il giovedì mattina e per gruppi di persone. Il 6 novembre del 2010 il collasso della copertura moderna voluta nel 1944 che crollo sulla vecchia struttura che era stata rialzata in piedi da Amedeo Maiuri, nel 1947, dopo i bombardamenti.

Prima la delicata rimozione delle macerie appesantite dal carico della copertura piana in cemento armato voluta a fine guerra da Amedeo Maiuri in seguito al bombardamento alleato di fine agosto del 1943. Dopo un paziente recupero di ogni affresco non polverizzato e dopo una minuziosa ricostruzione la Schola sta per essere riaperta. Gli affreschi furono ritrovati tra il 1915 e il 1916 da Vito Spinazzola e rappresentavano la vita di quella che all’epoca era un’associazione militare. In parte sono andati perduti, prima sotto le bombe della guerra, poi per il crollo del novembre del 2010. Uno smottamento del terrapieno a ridosso della costruzione per effetto delle abbondanti piogge e poi l’appesantimento della copertura di 50 anni fa con foglie secche, rami e detriti. La Procura di Torre Annunziata aprì una inchiesta con nove indagati. L’unica imputata nel processo fu la restauratrice Paola Rispoli, responsabile delle verifiche sulla porzione di città antica dove si verificò il crollo, la Regio III, oggi in pensione. Fu assolta con formula piena. E nel giorno dell’apertura Massimo Osanna, l’archeologo che da quattro anni guida la Sovrintendenza di Pompei, ha dichiarato che presenterà la sua candidatura alla gestione degli scavi per altri tre anni. “Il mio mandato scade oggi, ma c’è ancora tanto da fare“.