- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – “Governo dove sei”, se lo chiedono oggi i lavoratori dello stabilimento Whirlpool di via Argine a Napoli. Dopo la cessazione dell’attività produttiva da parte della multinazionale americana nell’area orientale del capoluogo campano gli operai tornano in strada a protestare. Dal 31 ottobre difatti non hanno mai lasciato lo stabilimento di Ponticelli e si continuano ad alternare fuori il sito. Oggi dopo un’assemblea in fabbrica i lavoratori sono tornati in mobilitazione tra le strade di Napoli Est. Dove ora si trovano, tra i quartieri Gianturco e Ponticelli, procedendo verso la stazione centrale di Napoli a Piazza Garibaldi. Chiedono, come fanno da oltre 18 mesi, il rispetto del posto di lavoro oggi negato da una multinazionale che in piena pandemia e con un trend di mercato favorevole, la Whirlpool continua a vendere in Italia, conferma una chiusura a cui non da reali ragioni. E il Governo, dopo una sfilza di promesse, sembra inerte all’azienda privata che dopo aver preso fior di milioni pubblici e firmato un accordo al ministero abbandona Napoli lasciando in strada circa mille lavoratori campani, tra gli operai di Napoli Est e gli indotti. Solo nella serata di ieri è stato posto il sigillo all’ingresso della fabbrica di via Argine. Ma i lavoratori continuano a lottare e a presidiare il sito.