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NAPOLI – Una settimana prima del Natale, sabato 18 dicembre, a Napoli, si celebrerà un’altra nascita: quella di Azzurri. La lista creata dall’ex coordinatore cittadino di Forza Italia Stani Lanzotti, presentatasi alle elezioni comunali con Noi Sud e Italia Viva, prenderà la forma di un partito vero e proprio.

L’annuncio, infatti, è quello di una vera e propria “assemblea costituente”. Ma tant’è: come si chiamerà la “Cosa” nuova, questo non è dato ancora sapere. Si sa solo che manterrà l’azzurro come colore sociale.

Resta il fatto che ciò che più interessa sarà la sua composizione politica. L’idea resta quella di riunire i liberali, i riformisti e i popolari. Ma le altre componenti della lista – Noi Sud e Italia Viva – saranno della partita?

Sarà tutto da verificare se le varie componenti che hanno dato vita alla lista per le comunali resteranno assieme. Sebbene, a  livello nazionale, qualcuno abbia già scritto che Italia Viva di Renzi, con l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, sia destinata a confluire in una nuova formazione politica.

Nel frattempo, a livello locale, un test assai significativo si avrà già entro venerdì di questa settimana: in occasione del primo consiglio comunale dell’era Manfredi, si dovranno costituire i gruppi consiliari.

Azzurri-Noi Sud-Italia Viva ha eletto, raccogliendo il 5,44% dei consensi dei napoletani, 2 consiglieri: Anna Maria Maisto e Massimo Pepe.

Meno, quindi, dei 3 che servono per fare gruppo a sé secondo il regolamento di Palazzo San Giacomo.

Sul tavolo della trattativa, quindi, in questi giorni, c’è la scelta di fare gruppo unico con gli eletti di un’altra lista della maggioranza di Manfredi, “Noi campani per la città”, che pure ha eletto solo 2 consiglieri: Pasquale Sannino e Roberto Minopoli. Interessato all’operazione, poi, potrebbe essere anche un altro consigliere comunale di maggioranza eletto nel campo moderato da solo per le rispettiva lista: Carlo Migliaccio di Centro Democratico. 

Se riuscisse l’operazione del gruppo da 4 o 5 consiglieri, il capogruppo sarà uno tra Sannino e Pepe.

Se, invece, ognuno rimanesse nella definizione scaturita dalle urne, formalmente, l’iscrizione al gruppo misto sarebbe obbligata per tutti. E, in questo caso, in quota Azzurri, sarebbe scelta la Maisto come capogruppo.