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Per noi è una grande emozione poter ritornare a Pompei e per la prima volta all’Anfiteatro. Sarà una grande serata, per noi è un grande impegno, come d’altronde stiamo cercando di fare da 15 anni: promuovere questo patrimonio culturale che abbiamo ereditato”. Lo hanno detto i cantanti de Il Volo in occasione della presentazione di Pompei è arte, il ciclo di 10 concerti che si terrà nell’anfiteatro del parco archeologico e che vedrà il trio tra gli artisti che si esibiranno sul palco.
“Spesso si dice che Il Volo porta la musica italiana in giro per il mondo ma è il patrimonio musicale che abbiamo ereditato che ci fa girare il mondo” osserva Piero Barone. “Associare il nostro nome con un luogo immortale come Pompei sarà un grande impegno e un nuovo inizio anche per noi” osserva anche Gianluca Ginoble. “A me è rimasto poco da dire, ovviamente hanno detto tutto loro…” sottolinea Ignazio Boschetto che ricorda: “eravamo a Pompei nel 2016 e tornarci non può che essere un motivo di felicità”.

Oggi celebriamo un matrimonio molto felice tra il nostro straordinario patrimonio culturale e il bel canto, eccellenza nazionale di recente riconosciuto dall’Unesco.
Sono due elementi che si coniugano e vanno nel segno dell’articolo 9 della Costituzione che ci parla di tutela e valorizzazione della nostra bellezza e, in questo caso, di Pompei. Con l’ultima Legge di Bilancio abbiamo rifinanziato gli scavi a Pompei. Attualmente ne sono attivi sessanta e ci aspettiamo che da questo scrigno possano uscire fuori altri tesori come quelli che abbiamo visto di recente emergere. E dobbiamo continuare nell’opera di valorizzazione”. Così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano in una nota del Mic su Pompei è Arte, il programma di 10 grandi concerti che si terranno all’Anfiteatro del Parco Archeologico di Pompei nei mesi di giugno e luglio 2024.

Credo che gli artisti della musica siano una risorsa per i luoghi della cultura. È un’alleanza naturale, portano vita ai monumenti, sono i primi ambasciatori di bellezza e cultura popolare. Parlano di arte, comunicano emozioni. In questo senso sono fondamentali perché rappresentano un primo passaggio cruciale nella formazione e nell’educazione delle giovani generazioni. Dobbiamo tener conto che oggi ampie fasce della popolazione attingono informazioni e conoscenza dal web e dai social. Abbiamo bisogno di comunicare anche in questi luoghi del digitale e gli artisti ci aiutano a divulgare bellezza”. Lo ha detto il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi in occasione della presentazione di Pompei è Arte, il programma di 10 grandi concerti che si terranno all’Anfiteatro del Parco Archeologico di Pompei nei mesi di giugno e luglio 2024.

Abbiamo parlato di archeo-urbanistica considerando che Pompei è un sito archeologico a scala di un’intera città, con tutto ciò che comporta. Come i lavori di restauro e accessibilità, i servizi e la cura e la valorizzazione delle aree verdi, anche l’organizzazione di eventi musicali si inserisce nell’ottica di un’area archeologica che rientra a pieno titolo nella vita culturale contemporanea, senza rinunciare alla sua alterità rispetto all’oggi: un contemporaneo arcaico che ci aiuta a creare nuovi collegamenti. Siamo molto felici che oltre al Ministero della Cultura, tale approccio abbia trovato anche la fattiva collaborazione, già dall’anno scorso, del Comune di Pompei, anche perché questi eventi sono importanti per offrire ai visitatori un motivo in più per fermarsi sul territorio e scoprire altri tesori dell’area vesuviana”. Lo ha detto il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel in occasione della presentazione di Pompei è Arte, il programma di 10 grandi concerti che si terranno all’Anfiteatro del Parco Archeologico di Pompei nei mesi di giugno e luglio 2024.
“L’unità di intenti è sempre sinonimo di successi. Ministero della Cultura, Parco Archeologico, Città di Pompei e privati insieme per esaltare la bellezza di uno dei luoghi più visitati in Italia e per dargli una diversa fruibilità, attraverso le note dei più grandi artisti internazionali. È una iniziativa che unisce il patrimonio culturale e artistico, rappresentato dalla musica, a quello di luoghi di storia e suggestioni. Luoghi che perlopiù non sono progettati per fare musica ma che esaltano, con la loro suggestione, l’evento artistico. Luoghi dei quali la musica sottolinea la bellezza, moltiplicandone il fascino e l’incanto. Abbiamo realizzato una kermesse di giochi di specchi dove la bellezza musicale riflette la bellezza culturale”, ha sottolineato il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio.