- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Lorenzo Insigne, capitano del Napoli e numero 10 della Nazionale, ha parlato dal ritiro azzurro a tre giorni dalla gara degli Europei contro l’Austria. Sul contratto di rinnovo col Napoli dice: “Penso solo a giocare l’Europeo, dopo c’è tempo per parlare con la società. Non ho rimpianti. Quel che ho sempre sognato era giocare col Napoli e indossare la fascia. Si sono avverati i miei due sogni: non sono contento ma stracontento”.

“I giovani stanno vivendo qualcosa di straordinario ed è un bene anche per noi – ha dichiarato Insigne . Mancini riesce a far rendere tutti al massimo esaltando le caratteristiche di tutti, anche io in passato mi sono adattato ai vari moduli mentre con il ct adesso ho chances in più perché fa un modulo adatto alle mie caratteristiche. La nostra forza però è il gruppo, oltre ai giocatori di qualità”. Su Gattuso: “Ci siamo mandati qualche messaggio, mi ha detto che sono successi un po’ di casini. Io però sto pensando all’Europeo, lui è in vacanza e non gli faccio certe domande”.

Centrocampo dell’Italia: “Alle spalle un centrocampo così mi fa contento – ha continuato Insigne -. In tanti ci invidiano questi giocatori, hanno qualità e intensità e ci danno una mano importante in attacco. Noi facciamo il nostro calcio senza snaturarci, è stata la nostra forza finora e mettiamo in difficoltà gli avversari anche se ci conoscono. Belotti e Immobile creano spazi, le difese non sanno chi prendere”. La numero 10: “Ho una grossa responsabilità per questa maglia, ma non voglio mettermi pressione addosso. Voglio giocare spensierato e il mister ci dà tanti consigli. Segnare in questi stadi e competizioni è il sogno di tutti, ma anche se il gol non arriva conta più vincere”.

La Nazionale e il gruppo: “Non c’è mai stata una cosa così, ma se hai qualità e le dimostri in campo non esistono divisioni nord o sud. Tutti devono sognare la Nazionale, tutti possono aiutare”. L’amicizia con Immobile: “Lui e Verratti sono due amici in campo e fuori, con loro sono cresciuto a Pescara”. Wembley: “Giochiamo con chi peschiamo, facciamo il nostro calcio e abbiamo visto qualche partita dell’Austria che è una squadra che fa pressing, corre molto e riaggrediscono appena persa la palla. Dobbiamo studiarli, ma anche loro dovranno prepararsi per affrontarci. Sappiamo che è una gara da dentro o fuori, che un episodio può cambiare tutto, ma non dobbiamo pensarci e farci trovare pronti giocando con tranquillità. Leggiamo gli elogi, fanno piacere ma dobbiamo allenarci sempre meglio. E’ un orgoglio, siamo partiti che nessuno puntava su di noi, ma non abbiamo ancora fatto nulla perché il nostro obiettivo non era vincere il girone, ma arrivare in fondo”.

Sui 10 dell’Europeo “Schick mi ha impressionato, poi c’è Sterling che è forte. Poi ci sono anche altri che non portano la 10 che fanno la differenza. Spero che i più forti li troveremo poù avanti possibile”. Sulla Nazionale del sud: “Non c’è mai stata una cosa così, se hai qualità lo dimostri in campo, non se sei di nord o sud. Non l’ho mai provato: c’è stato l’esempio di Cannavaro, capitano e Campione del Mondo. Tutti devono sognare la Nazionale. Se hai qualità e la trasmetti, tutti possono aiutarti”. Il tiro a giro ‘alla Insigne’ “I portieri si avviano prima adesso… Sono contento, non voglio che venga definito così. Mi alleno sempre. Cerco sempre di perfezionarlo, spero che arrivino altri gol, anche normali, per far vincere la Nazionale”.

Sulla gara da dentro o fuori: “Sappiamo che è da dentro o fuori, che un episodio può cambiare la gara. Non dobbiamo pensarci, fino ad ora i giovani che sono scesi in campo hanno fatto bene: si sono fatti trovare pronti anche nella gara decisiva, noi siamo sereni, i ragazzi hanno dimostrato di giocare con tranquillità. Barella, Locatelli, Berardi, anche se non hanno mai fatto competizioni così importanti, con la Turchia ci hanno dato loro una mano per arrivare al risultato finale”.

Evitare l’Italia: “Leggiamo gli elogi, fanno piacere, dobbiamo allenarci bene ma ora in ogni partita può girarci un episodio contro. E’ un orgoglio, siamo partiti che nessuno contava su di noi. Siamo sempre stati sereni a lavorare duro e serve continuare così. Non abbiamo fatto ancora nulla: abbiamo vinto il girone, il nostro obiettivo non era questo, ma arrivare in fondo. Più pensiamo a questo e più non stiamo coi piedi per terra. Serve dare ancora di più per arrivare fino in fondo”. Sulla Lazio “E’ uscito che Immobile faceva il direttore qui per portarmi ma non è vero. Non mi ha detto nulla. Siamo amici, andremo in vacanza insieme e non abbiamo parlato di questo”.